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martedì 18 settembre 2012

Emicrania: ecco perché la testa duole



I segni caratteristici degli attacchi sono dolore pulsante, spesso a una sola metà del capo, e ipersensibilità

Sono 6 milioni gli italiani che soffrono con regolarità di emicrania. Ma fermare il dolore è possibile. «Le cause dell'emicrania non sono ancora ben chiare - spiega Fabio Frediani, direttore dell'Unità operativa di Neurologia all'Ospedale San Carlo Borromeo si Milano -. È però ormai evidente che c'è una certa familiarità. Chi soffre di emicrania sembrerebbe avere un sistema nervoso più vulnerabile nei confronti di cambiamenti improvvisi capaci di indurre modificazioni nell'attività del cervello. Modificazioni responsabili, a loro volta, di un processo infiammatorio 
intorno ai vasi sanguigni con irritazione di alcune 
terminazioni nervose».
Come si riconosce l'emicrania?
«Dolore pulsante, spesso solo a un lato della testa, accompagnato da nausea e vomito, ipersensibilità a luce, rumori, odori e movimento sono gli aspetti più caratteristici. Talvolta questi disturbi possono essere preceduti da sintomi premonitori, come cambiamenti dell'umore o aumento dell'appetito. Circa il 15% degli emicranici presenta inoltre le cosiddette aure, tipici disturbi visivi, della sensibilità (addormentamento o formicolio di un braccio e/o di metà del viso) e talora della parola (incapacità a trovare i vocaboli per esprimersi) che durano in media 20-30 minuti e precedono il mal di testa (che in rari casi può anche non comparire). Da qui la distinzione in emicrania con aura e senz'aura. Entrambe le forme sono favorite da fattori scatenanti di diversa natura e variabili da persona a persona. Tra i più tipici ci sono stress, alcuni cibi, variazioni ormonali, fattori ambientali (cambi climatici, eccessiva esposizione solare, ecc.), rumori e odori».
Che cosa si può fare contro l'emicrania? 
«Innanzitutto bisogna capire se si tratta di emicrania o di altre forme di cefalea. E questo può essere fatto con l'aiuto dello specialista che, eventualmente, consiglierà anche di tenere un "diario del mal di testa" per capire sintomi e fattori scatenanti. La terapia dell'attacco di emicrania si basa su farmaci di vario tipo (analgesici, antinfiammatori, ergotaminici e triptani). Non c'è un farmaco che vada bene per tutti, bisogna individuare quello adatto caso per caso. Grande uso viene fatto dei comuni analgesici associati ad antiemetici (anti vomito), ma ormai va diffondendosi anche in Italia l'uso dei triptani che sono farmaci specifici contro l'attacco di emicrania. A prescindere dal tipo di medicinale, è comunque buona regola evitarne un uso troppo frequente per non incorrere nel rischio che l'emicrania venga complicata da altri episodi di cefalea conseguenza dell'abuso di farmaci. Nei casi in cui l'emicrania è tale da compromettere in modo rilevante la qualità di vita si può considerare il ricorso alla terapia preventiva. Ci sono vari farmaci a questo scopo e bisogna individuare il più adatto nel singolo caso».


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