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martedì 5 marzo 2013

Dieci segreti dell’iPhone svelati per te




Funzioni nascoste nell'iPhone? Sì, Apple si diverte a nascondere alcune nuove funzioni dei suoi aggiornamenti per lasciarti il gusto di scoprirle da solo. Alcune le avrai già trovate ma... vuoi stupire i tuoi amici? Ecco dieci trucchi da sperimentare grazie all’iOS 5!

"Scopri le nuove funzioni del tuo iPhone insieme a noi!"
01 - Suoni personali - Se prima era possibile giocherellare solo con le suonerie delle chiamate e con quelle dei messaggi, ora puoi decidere come essere avvisato dell’arrivo di email, novità su Twitter e promemoria segnati sul calendario! Scegli Suoni dal menu Impostazioni per personalizzare il tuo iPhone - e se nessuno dei segnali di avviso predefiniti fosse di tuo gradimento, nessun problema: clicca su Acquista più suonerie per accedere ad iTunes e comprarne di nuove.

02 - Bip luminoso - Non vuoi disturbare nessuno e, allo stesso tempo, non rischiare di perdere una chiamata importante? Bene, attiva il selettore LED Flash che, quando trilla il telefono, ti avviserà tramite un fascio di luce sicuramente meno invasiva di suonerie e vibrazioni. Lo attivi dal menu Impostazioni > Generali >Accessibilità. E già che ci sei, dai anche un’occhiata alle altre utilissime funzioni, come le vibrazioni personalizzate da assegnare ai singoli contatti e il bilanciamento destra-sinistra per gli auricolari.

03 - Pulizia selettiva - C’era un volta il “vecchio” iPhone che non aveva “mezze misure”: se volevi cancellare una chiamata dall’elenco delle telefonate recenti - ricevute o fatte o perse - dovevi eliminarle tutte. Una vera scocciatura, soprattutto per chi utilizza spesso gli stessi numeri. iOS 5, finalmente, risolve il problema: adesso puoi sbarazzarti anche delle singole “tracce telefoniche”. Magari qualcuno ti controlla il telefono oppure la vista del nome della persona con cui hai appena parlato ti fa venire l’orticaria, sono fatti tuoi. Sappi che basta andare in Telefono > Modifica per gestire l’elenco delle chiamate a tuo piacimento.

04 - PDF in tutto relax - Il nuovo iOS 5 non solo ti permette di aprire i tuoi PDF direttamente in iBooks - sia che ti arrivino via email, sia trovati navigando in rete, ma addirittura di copiarli sull’iPhone tramite iTunes. E per leggerli ancora più comodamente blocca schermo per impedirne la rotazione: è sufficiente un doppio tocco sul tasto Home, che ti mostrerà le applicazioni in esecuzione ma, soprattutto, ti eviterà il mal di mare!

05 - Prestazioni al top - Un doppio touch sul pulsante Home, non solo ti mostra una panoramica su tutte le applicazioni in esecuzione, ma ti permette anche di decidere quali mantenere attive e quali chiudere. Se tieni premuto il dito su una delle icone dei programmi, inizieranno tutte a “traballare” e spunterà un pulsantino rosso per selezionare quali “risparmiare” e quali “congedare”. Comodo, no?

06 - Centro Notifiche - Adesso non perderai mai più una richiesta di amicizia su Facebook, o un like a una tua fotografia scattata tramite Instagram. E, già che ci sei, controlla le previsioni del tempo per sapere se, uscendo, ti conviene portare l’ombrello o infilarti un paio di caldi guanti! Partendo dal bordo superiore del tuo iPhone, scorri il dito verso il basso per entrare nel Centro Notifiche e controllare tutto quello che vuoi. Basta poi un tocco su Notifiche dal menu Impostazioni per scegliere le notizie da ricevere. Puoi anche ordinare le applicazioni manualmente, in base ai tuoi interessi, o a seconda dell’ora di ricezione della news.

07 - Cambia lo sfondo - Non è certo una novità scegliere sfondo e salvaschermo del tuo melafonino, ma non vedere le modifiche in anteprima. Adesso è possibile! Vai su Sfondo, scegli le tue fotografie preferite e giarda che effetto faranno come background delle icone delle tue applicazioni preferite o con lo schermo bloccato. E ovviamente puoi selezionare le foto da uno qualsiasi degli album che avrai sicuramente già creato seguendo i consigli di Jack.

08 - Repetita Juvant - Ci sono frasi che ripeti spesso nei tuoi messaggi? Se selezioni Aggiungi abbreviazioneda Generali > Tastiera > Abbreviazioni crei una sigla che farà apparire magicamente la parola o la frase a cui è abbinata. Sempre in Abbreviazioni puoi impostare qualche regola per il tuo iPhone come il Controlla Ortografia, l’Autocorrezione o le Maiuscole automatiche, oppure attivare la simpaticissima tastiera Emoji per inserire nei tuoi messaggi buffe faccine e molto, molto altro ancora.

09 - Sempre up-to-date - Non è più necessario, grazie alle novità di iOS 5, collegare il tuo iPhone al computer per scaricare gli ultimi aggiornamenti del suo sistema operativoAggiornamento Software, con la complicità di una buona connessione WiFi o 3G, saranno direttamente gli ultimi update a bussare alla porta del tuo melafonino. E, tramite la funzione Ripristina, potrai sempre fare un passo indietro tornando alla configurazione precedente in caso di problemi. Magari dopo un back-up dei tuoi dati, grazie all’iCloud.

10 - Testa fra le nuvole? - iCloud, infatti, ti permette di sincronizzare tra loro il tuo iPhone, il tuo computer - che sia Mac o PC - e tutti i tuoi dispositivi Apple. Basta attivare la tua nuvola personale, senza dimenticare che tutti i nuovi prodotti di Cupertino sono già pronti per sfruttare questa nuova nuova funzione! Avrai la possibilità di accedere a tutti i tuoi “averi digitali” e di sincronizzare automaticamente tutti i tuoi contenuti, che si tratti di applicazioni, musica, ma anche indirizzi email, contatti e calendari.

Hai cancellato un file? Ecco come recuperarlo




Capita a tutti, prima o poi, di cancellare per sbaglio qualche file importante dal computer, dalla macchina fotografica o da un disco esterno. Niente panico… non tutto è perduto se ti muovi tempestivamente e usi i migliori programmi gratuiti per il recupero dei dati.

"Fai in fretta. Il sistema potrebbe sovrascrivere il tuo prezioso file!"
Calma e sangue freddo
 - Dai, può succedere. Un attimo di distrazione e cancelli l'ultima versione della tesi o quel documento importante da consegnare alla riunione di domani mattina. È molto probabile che, anche se hai svuotato il cestino, il file cancellato sia da qualche parte vivo e vegeto sul tuo hard disk. Fai un bel respiro e come prima cosa interrompi ogni attività sul computer. Quando elimini un file, il sistema operativo non lo fa sparire davvero (almeno non subito) ma segna quello spazio come “libero”. Più tempo è passato dalla cancellazione del file, e meno possibilità hai di recuperarlo perché potrebbe essere stato già sovrascritto. Quindi fai in fretta, installa un buon programma per il recupero dei dati e incrocia le dita.

Ripescaggio al volo - L'offerta di programmi gratuiti per recuperare file cancellati non mancano di certo. E non solo dal computer. Tra le migliori soluzioni a costo zero per Windows ti segnalo il celebre Recuva che se la cava egregiamente anche nel ripescaggio di foto e filmati dalle memory card, PC Inspector File Recovery che si muove bene anche tra le partizioni e i settori di boot danneggiati, e RestorationUndeletePlus è disponibile nelle versioni per PC e Mac.

Foto e CD - Esistono poi degli strumenti che danno il massimo quando si tratta di recuperare le immagini come Zero Assumption Digital Image Recovery, a pagamento ma che ti permette di recuperare gratis il bottino fotografico da Flash Disk, Memory Stick e altri formati di schede di memoria, oppure CD Recovery Toolbox free specializzato nel ripescaggio dei dati da supporti danneggiati come Cd, Dvd, Hd-Dvd o Blu-Ray.

Ecco come pulire il tuo computer senza danni

Chi guarda il tuo profilo di Facebook? Scoprilo!


Smaschera il guardone!


A tutti sarà venuta la tentazione di smascherare i più assidui frequentatori del proprio profilo su Facebook. E uno degli stratagemmi è sfruttare l’opera dei sofisticati algoritmi del social network. Non è una scienza esatta ma c’è chi dice che funzioni.
“I metodi proposti da Science 2.0 non si basano su una scienza esatta”

Amici di destra
- Il luogo più ovvio, ma spesso trascurato, è la lista di amici visualizzati nel riquadro di destra nel tuo diario. Come li sceglie Facebook? Il Centro assistenza del social network informa che questa sezione cambia in continuazione e “può includere gli amici con cui interagisci più spesso nei post in bacheca, nei commenti e negli eventi a cui partecipate entrambi. Tuttavia, Facebook non seleziona gli amici da visualizzare in base ai profili che tu scegli di visualizzare o a coloro con cui interagisci nei messaggi e nella chat.” Non ho ben capito cosa voglia dire... ma mi adeguo.

Amico refresh -
 Il sito Science 2.0 ha almeno tre ipotesi che definisce “probabilistiche” piuttosto che “deterministiche” su chi guarda più spesso il tuo profilo. Il primo metodo è quello di aggiornare più volte la tua pagina e vedere gli amici che compaiono nel riquadro di destra. Ho provato e in effetti qualcuno dei miei è sempre presente (anche se in posizione diversa). Secondo Science 2.0 queste sono le persone che hanno consultano più spesso e più a lungo il tuo profilo nelle ultime trentasei ore.

Abbecedario
 - Il secondo trucco per scoprire chi butta spesso un occhio tra le tue cose su Facebook è invitare tutti i tuoi amici a un evento. Ci sono tre categorie di persone: chi ha accettato l’invito, chi è ancora indeciso e chi ha rifiutato. Secondo Science 2.0 le persone che compaiono nelle prime 5 posizioni di ogni categoria hanno guardato il tuo profilo o le tue immagini. Il terzo stratagemma è usare la barra delle ricerche che trovi nella parte superiore di ogni pagina digitando singolarmente le lettere dell’alfabeto. L’interpretazione è bivalente: la prima persona che salta fuori è l’ultima che hai visitato o l’ultima che ha sbirciato te. Solo tu puoi saperlo… Altro indizio su chi potrebbe aver tentato di guardare, o magari guardato il tuo profilo se non hai impostato rigide regole sulla privacy, è elencato nella lista degli amici che potresti conoscere nella finestra principale di Facebook. Boh, va a sapere se è vero…

Stalker o non stalker?
 - Conoscete Friendster? È una rete sociale australiana che va ancora abbastanza forte nei paesi asiatici. Ti parlo di Friendster perché a fine settembre del 2008 lanciò proprio una funzione per sapere chi guardava, e quanto spesso, il tuo profilo. E fu la sua fine. Il social cercò di riproporsi al grande pubblico negli anni seguenti ma senza grande successo. Insomma, la rete pare non ami gli “stalker”. Se però siete davvero intenzionati a scoprire chi è ossessionato da voi su Facebook, ci sono due strumenti che potrebbero fare al caso vostro: questobookmarklet (piccolo programma in JavaScript che puoi salvare tra i preferiti del browser) e l’add-on WhoIsLive. Non ti assicuro che funzionino al 100% ma tentar non nuoce.

Perché quando una cosa ci ispira tenerezza viene voglia di stringerla?


Le immagini di cuccioli o bambini teneri stimolano anche una certa aggressività. Ecco le ragioni scientifiche.

Vorreste "mangiarlo di baci"? Tutto normale. La scienza spiega perché. Photo credit: Lennixx, Flickr.

Quando è stata l'ultima volta che avete strizzato le guance a un bambino (o che qualcuno, magari una vecchia zia, le ha strizzate a voi)? E se vedete la foto di un cucciolo, non dite mai frasi come "lo stritolerei" o "è da mangiare"? Niente paura, se succede anche a voi non siete i soli. 

È un comportamento perfettamente normale, che risponde a precise ragioni scientifiche. Vedere cose che suscitano tenerezza fa emergere in noi una certa vena aggressiva, come sostiene una ricerca presentata al meeting annuale "Society for Personality and Social Psychology" di New Orleans.

È così tenero che... lo stritolerei!

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Yale ha sottoposto a 109 persone una serie di foto di animali suddivise tra carine, buffe e neutre. Durante la visione, ai soggetti è stato chiesto se si trovassero d'accordo con espressioni come "è carino da morire!" o se avessero voglia di stringerli o, ancora, se la visione delle foto non facesse venir loro voglia di pronunciare espressioni onomatopeiche come "grrr"! Più le foto suscitavano tenerezza, più aggressive sono state le risposte scelte.
 un secondo esperimento gli scienziati hanno voluto verificare se questi impulsi aggressivi fossero solo limitati al linguaggio o se sconfinassero nelle azioni. Per questo hanno fornito ai soggetti una carta da imballo con le bolle da scoppiare: davanti alle foto di animali teneri, i volontari hanno scoppiato il maggior numero di bolle: in media 120.

Frustrazione o bilanciamento?

Ma cosa ci spinge a comportarci così? I ricercatori hanno fornito due possibili spiegazioni. La prima è che la visione di una foto che ispira tenerezza suscita il richiamo immediato ad occuparci della creatura (umana o non) rappresentata. Poiché questo impulso non è soddisfatto - non possiamo infatti raggiungere l'oggetto delle nostre attenzioni - siamo investiti da un senso di frustrazione che genera una sorta di aggressività repressa.
La seconda ipotesi è che questa - innocua - carica aggressiva sia un modo per bilanciare l'eccesso di sentimenti positivi che una data immagine suscita in noi. Un po' come quando si piange, ma di felicità.

Che cosa succede al cervello quando osserviamo una persona completamente nuda?

In soli 0,2 secondi il vostro cervello ha elaborato quest'immagine.

In soli 0,2 secondi il vostro cervello ha elaborato quest'immagine.

Auguste Rodin, famoso scultore, diceva che «una donna che si spoglia è un’immagine fulminante, come il sole che attraversa le nuvole». 

Ma che effetto provoca nel nostro cervello la vista di un corpo nudo? Un équipe dell’Università di Tampere, in Finlandia, ha provato a dare una risposta sottoponendo un gruppo di volontari a un esperimento. Dovevano osservare foto di persone nude, in costume, o vestite.

Maschi! 
La conclusione è che il cervello umano elabora le immagini delle figure nude in soli 0,2 secondi. Quanti più abiti ricoprono il corpo, più lenta è la velocità di risposta. 
Un altro dato interessante emerso dall'esperimento è la differenza fra uomini e donne. La reazione dei primi è più intensa davanti a foto di donne nude, mentre il cervello femminile risponde al nudo nello stesso modo, maschile o femminile che sia.

Che cosa succede se non dormiamo abbastanza?

Stress, irritabilità e un calo della concentrazione sono le prime conseguenze del mancato riposo - Foto: © Roy McMahon/Corbis

Se l’insonnia è occasionale non dà conseguenze e una notte mal dormita si recupera facilmente già la notte seguente. I problemi sorgono se la carenza di sonno si protrae per mesi. Gli studi hanno infatti associato l’insonnia cronica a numerose malattie e a disagi psicologici.

Dallo stress al diabete
Le prime conseguenze sono stress, irritabilità e un calo nella capacità di concentrarsi sul lavoro e sulle attività quotidiane. Su periodi più lunghi, invece, la carenza di sonno influenza il metabolismo dello zucchero e predispone al diabete di tipo due; inoltre, specie se è dovuta alle apnee notturne, aumenta il rischio di aritmie cardiache, aterosclerosi e ipertensione. Nel cervello, il mancato riposo influenza l’ipotalamo e i centri che regolano la sensazione di fame e sazietà, inducendo a mangiare di più e favorendo l’obesità. Alcune ricerche hanno infine associato l’insonnia alla depressione.


Dormi abbastanza? La risposta è nella tua saliva

Sapevate che il nostro bisogno di riposo si può scoprire analizzando la saliva? Nel nostro futuro esisteranno test che misurano la sonnolenza e cure per chi soffre d’insonnia

Dormi abbastanza? La risposta è nella tua saliva
Sapevate che il nostro bisogno di riposo si può scoprire analizzando la saliva? Nel nostro futuro esisteranno test che misurano la sonnolenza e cure per chi soffre d’insonnia.

Non mostrare di essere assonnati di fronte ad un noioso interlocutore è già abbastanza difficile: sbadigliare a volte è proprio inevitabile! Come se non bastasse, è stato recentemente dimostrato che il nostro grado di stanchezza si può misurare dalla saliva. Più siamo spossati, infatti, più aumenta la concentrazione di un enzima, chiamato amilase.

Esami del s…onno 
Questa scoperta potrebbe risultare utilissima per ideare test capaci di misurare il livello di sonnolenza di quanti praticano professioni di responsabilità e in orari non regolari, come i piloti o i medici, potrebbe aiutare chi soffre d’insonnia a ritrovare il riposo, e permetterci di capire quando siamo troppo stressati: l’amilase, infatti, è strettamente collegata alla nostra salute psicofisica.
Autore di questa scoperta è Paul Shaw, della Washington University School of Medicine di St. Louis, Missouri. Egli ha compiuto una prima fase di esperimenti sulle mosche sottoposte alla privazione di sonno, identificando l’enzima e il suo incremento. Quindi ha ripetuto la stessa prova sull’uomo, ricevendone la conferma.

Dimmi quanto dormi e ti dirò chi sei 
Studi più approfonditi andranno ancora compiuti, perché la soglia della sonnolenza varia da persona a persona. Potrebbero infatti esistere altre sostanze ancora più strettamente collegate a questa funzione biologica.
Per la realizzazione di test istantanei attendibili, destinati per esempio a chi guida, è ancora però troppo presto: possiamo dormire sonni tranquilli… 

I nativi digitali crescono con Google e Wikipedia


i perché dei bambini nativi digitali rispondono sempre più spesso Google e Wikipedia, anziché genitori e nonni, e vanno in internet con lo smartphone.


Finiremo per chiamarli nonnoGoogle e nonna Wikipedia, chiedendo loro le cose che un tempo chiedevamo ai nonni: lo dice una ricerca inglese, commissionata da un'azienda di prodotti per la pulizia. I bambini si rivolgono sempre più spesso a Google e Wikipedia (ma anche a Youtube) per le domande che un tempo avrebbero fatto ai nonni. Dalle informazioni di cultura generale (chi ha scoperto…) a quelle pratiche (in quanto tempo un uovo diventa sodo?). 


La dimensione digitale dei "perché?"

Dei 1500 nonni intervistati, l'80% ha dichiarato di chiacchierare meno coi nipoti rispetto a quanto facessero coi propri nonni e, in parte, questo potrebbe dipendere dal fatto che i bambini hanno la possibilità di navigare sul web. Non significa che i nonni di oggi non si sentano all'altezza del compito, anzi, dichiarano di essere convinti di avere ancora un ruolo importante nelle vite dei nipoti. Ma le risposte alle grandi e piccole domande ora arrivano via internet. Molti bambini sono infatti i in grado di fare ricerche sul web attraverso pc e tablet fin da piccoli. Secondo un'altra ricerca di Ofcom, l'autority indipendente delle comunicazioni inglesi, 1 bambino di 3/4 anni su 10 sa maneggiare un iPad e 1 su 4 usa internet dal PC. E dulcis in fundo c'è anche un 3% di bambini in età prescolare che è in grado di accedere al web da un telefonino.

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Napoli, incendio alla Città della scienza Si segue la pista dolosa



NAPOLI - Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato nella serata di lunedì nel complesso di Città della Scienza il museo 'science center' aperto a Napoli negli anni '90 dalla Fondazione Idis. Sul posto numerose squadre di vigili del fuoco. Per il momento non si hanno notizie sull'origine delle fiamme, che si sarebbero sprigionate dopo l'orario di chiusura al pubblico. S'indaga per capire le cause del terribile rogo.

La "Città della Scienza" ha una media di 350 mila visitatori l'anno. Oltre al museo interattivo, ospita un planetario, un centro congressi, un centro di alta formazione e un'area per mostre d'arte. Sorge in via Coroglio, di fronte al mare di Bagnoli, ed è tra i luoghi-simbolo dei progetti di bonifica e rinascita dell'ex area industriale Italsider.

Le testimonianze riferiscono di una estensione rapidissima dell'incendio, complice la gran presenza di legno e altri materiali infiammabili. E così in pochi minuti è andato in fumo un polo - nato dall'intuizione di Vittorio Silvestrini, presidente della fondazione Idis - che in una dozzina d'anni aveva guadagnato consensi e credibilità, non solo come luogo dove apprendere praticamente le leggi della scienza, grazie a decine di esperimenti pratici e dimostrazioni dal vivo, ma anche come centro congressi, centro di alta formazione, incubatore di imprese.

L'area distrutta dalle fiamme è stimata in 10-12 mila metri quadrati, praticamente l'intero centro a eccezione del «teatro delle Nuvole», un corpo separato che ospitava rappresentazioni. Il custode racconta di aver visto una colonna di fumo, e di aver dato subito l'allarme: ma in pochi minuti il fuoco ha divorato i padiglioni dall'interno, diventando indomabile. Sono state ore di sgomento anche per tutti gli abitanti di Bagnoli, che temevano di rimanere intossicati dal fumo denso e nero, poi invece sospinto dal vento verso il mare aperto.

La Procura della Repubblica di Napoli ha posto sotto sequestro l'area della «Città della scienza» del capoluogo campano, distrutta da un incendio divampato ieri sera. La Polizia ha avviato indagini per accertare le cause del rogo che ha interessato il museo interattivo considerato tra i gioielli culturali di Napoli. Solo un edificio è stato risparmiato dalle fiamme.