Translate

mercoledì 31 ottobre 2012

Altro che terza età! Contadino 96enne padre per la seconda volta


???Ramajit Raghav, un arzillo contadino dello Stato indiano di Haryana, ha annunciato di avere battuto il primato che lui stesso deteneva diventando il padre più anziano del mondo a 96 anni. L'uomo era balzato all'onore delle cronache nel 2010, quando aveva rivelato di avere avuto il suo primo figlio maschio dalla moglie Shakuntala Devi, oggi 52enne, che il 5 ottobre ha partorito un altro maschietto.
La notizia è stata riportata dal quotidiano "The Times of India". L'uomo abita nel villaggio di Kharlhoda e, ai tempi della prima impresa, aveva sottratto il record a un altro indiano, Nanu Ram Jogi, che nel 2007 a 90 anni ha avuto in Rajasthan il suo 22.mo figlio.

Evidentemente i geni indiani devono essere particolarmente robusti se adesso Raghav è riuscito a superare se stesso. La signora Devi ha partorito in un ospedale di Sonipat (a 40 chilometri da New Delhi) un secondo maschietto che i medici hanno definito "sano e robusto" e che ora vive nella casa dei genitori con il fratellino Vikramjeet di due anni.
Altro che terza età! Contadino 96enne padre per la seconda voltaAltro
Altro che terza età! Contadino 96enne padre per la seconda voltaAltro
Altro che terza età! Contadino 96enne padre per la seconda volta

Dopo un incidente una 32enne crede di essere una bimba

GATESHEAD - E’ rimasta intrappolata nel passato dopo un grave incidenteAmanda Richardsha combattuto contro la morte ed ha vinto, ma ora la 32enne si sveglia ogni giorno credendo di essere una bambina o un’adolescente. La donna, incapace di ricordare la sua vita, è affetta da amnesia post-traumatica, uno stato di confusione che non le fa ricordare parti della sua vita ed è ancora in ospedale, a due mesi dall’incidente. 

Amanda non ricorda la morte del fratello e a volte dimentica anche il suo nome. La sua famiglia teme che non potrà mai riprendersi completamente dal terribile incidente. “Sono l’unica persona che Amanda ha riconosciuto quando siamo andati in ospedale - ha raccontato la madre Christine Johns - a volte devo ricordarle perché è in ospedale. Vogliamo la nostra bella figlia indietro, ma non sappiamo quando si sveglierà da questo stato o sei danni siano permanenti. Amanda ha curato la maggior parte delle sue ferite fisiche, anche se il suo viso porta ancora le cicatrici e potrebbe avere bisogno di più interventi chirurgici al ginocchio per aiutarla a camminare di nuovo correttamente. Tuttavia, i medici non possono ancora dire se Amanda recupererà la memoria”. 

L'incidente è accaduto il 27 marzo, intorno alle 19:20. Amanda stava camminando lungo la strada in Swalwell, Gateshead, quando è stata travolta da una Toyota Yaris. Il conducente non è riuscito a fermarsi. Ha riportato ferite a viso, gambe, fianchi, braccia e schiena ed è stata ricoverata al Newcastle Royal Victoria Infirmary. Dieci i giorni trascorsi in terapia intensiva. “Amanda soffre ancora l'incidente – conclude la madre - e non solo lei. Anche tutta la sua famiglia e gli amici”.
Dopo un incidente una 32enne crede di essere una bimba
Dopo un incidente una 32enne crede di essere una bimba

Ha mal di testa: scopre di avere una lama nel cranio da 4 anni


Un uomo è sopravvissuto quattro anni con un coltello conficcato nel cranio, senza che nessun medico si accorgesse dell’oggetto di dieci centimetri che aveva nella testa.
E’ successo in Cina, nella provincia dello Yunnan. Il protagonista della vicenda, Li Fu, 37 anni, aveva cercato soccorso in ospedale per un terribile mal di testa, dal quale non riusciva a trovare tregua con nessun analgesico. Il medico di turno gli ha fatto una radiografia e ha scoperto l’incredibile storia, che risale a quattro anni prima.
Li Fu era stato accoltellato durante una rapina. In ospedale, nessun dottore si era accorto che il coltello era finito dentro la sua testa. La notizia lo ha sconvolto, e ha voluto consultare altri medici e fare altri esami, ma a quel punto tutti sono stati concordi: nella testa di Li Fu c’era un coltello ed era necessario asportarlo.
Li Fu è stato operato al cervello d’urgenza e se la caverà. Secondo il chirurgo che l’ha operato, la sua sopravvivenza è un vero e proprio miracolo della medicina. E il coltello, ha raccontato, era ancora intatto.
Ha mal di testa: scopre di avere una lama nel cranio da 4 anni
Ha mal di testa: scopre di avere una lama nel cranio da 4 anni
Ha mal di testa: scopre di avere una lama nel cranio da 4 anni

La pelle del cranio si deforma e diventa come un grande cervello

La cute che circonda il cranio solitamente rimane invisibile o comunque celata dai capelli. Ma ad un ragazzo brasiliano di 21 anni, di cui non è stata diffusa l’identità per motivi di privacy, il cuoio capelluto ha iniziato da due anni a subire strani cambiamenti: la cute sembra aver preso le sembianze di un enorme cervello. Due medici brasiliani hanno studiato la rara malattia del ragazzo chiamata “‘cutis verticis gyrata” ed hanno scoperto che, oltre all’effetto estetico, non ha particolari conseguenze sulla salute. Il Dottor  Karen Schons, un dermatologo dell’ospedale universitario di Santa Maria che lo ha in cura ha detto “il ragazzo, scongiurate evetuali altre conseguenze, non ha problemi con la malattia. Anzi solitamente gira con la testa rasata e scoperta. L’aspetto fisico non lo preoccupa”. La “cutis verticis gyrata” è una malattia che secondo molti studiosi è correlata a disordini del sistema cognitivo. Non sono stati riscontrati, nei pochi casi manifestati, effetti collaterali ulteriori oltre agli evidenti segni sul cuoio capelluto che tuttavia potrebbero essere risolti con costose operazioni chirurgiche.
La pelle del cranio si deforma e diventa come un grande cervello

Nuova cura contro le rughe: seduta di schiaffi in faccia al prezzo di 350 euro

Farsi prendere a schiaffi per venti minuti alla modica cifra di 350 euro: non è un annuncio dedicato ai masochisti, ma l'ultima frontiera per combattere rughe e invecchiamento cutaneo. Arriva direttamente dalla Thailandia e sbarca a San Francisco il primo salone di bellezza che promette una pelle da neonato senza alcuna procedura invasiva: niente iniezioni di botox o acidi vari, niente tecniche chirurgiche, niente anestesie. Solamente un sacco di sberleTata, la prima specialista di questo singolare trattamento anti-età, è originaria di Bangkok proprio là è stata addestrata all'arte degli schiaffi anti-rughe da Kung Khemika, 'maestrà riconosciuta della tecnica che ancora oggi pratica nel suo negozio. «Sono fiera di essere la prima esperta a portare la terapia degli schiaffi anti-rughe nell'emisfero occidentale - dice in un video promozionale Tata - è un trattamento non invasivo, efficace e sicuro». Il listino prezzi del salone che ha aperto oggi nel cuore di San Francisco promette così sedute di 20 minuti a 350 dollari, e un pacchetto speciale di 4 sedute per 1.000 dollari. Ogni trattamento completo - spiega Tata - «fa emergere la bellezza interiore» dei clienti, rassoda la pelle e cancella le rughe per almeno 1 anno. 



Pasta per la pizza


Pasta per la pizzaL’impasto per pizza è una preparazione di base preparato con farina, acqua, lievito, olio e sale che vi servirà per realizzare tutte le pizze che vorrete, sottili come in pizzeria o più alte, come quelle al taglio. 

La lavorazione della pasta per la pizza, non vi porterà via molto tempo e, se seguirete gli accorgimenti descritti nella ricetta, potrete ottenere un impasto elastico, morbido e ben lievitato.
Ricordatevi di cominciare a preparare l’impasto per la pizza almeno un paio di ore prima di infornare le pizze, in modo da consentire una buona lievitazione.

Ingredienti per 4 pizze del diametro di 30 cm

■ PREPARAZIONE

Pasta per la pizza
Per preparare la pasta per la pizza disponete la farina a fontana su di una spianatoia (o in una capiente bacinella) e formate un buco al centro. Prendete una ciotolina di vetro, versateci un bicchiere d'acqua tiepida, sbriciolatevi dentro il cubetto di lievito di birra (1) (o il lievito disidratato) e lo zucchero (2). Mescolate fino a fare sciogliere bene il tutto e inserite al centro della farina il composto d'acqua e lievito (3).
Pasta per la pizza
Ora, a parte, sciogliete 20 gr di sale in un altro bicchiere d'acqua tiepida (4); aggiungete l'olio (5) e inseriteli nella farina (6).
Tenete vicino a voi un po’ di farina e la restante acqua tiepida, che integrerete nell’impasto mano a mano, fino a raggiungere la consistenza desiderata, che deve essere morbida ed elastica (a seconda della farina usata, potrebbe servirvi un po’ d'acqua in più o in meno).
Pasta per la pizza
Continuate ad impastare (7) fino ad ottenere un impasto liscio e morbido (8) ma consistente, con il quale formerete una palla che andrete ad adagiare in una capiente ciotola (ricordatevi che l’impasto raddoppierà il suo volume), adeguatamente spolverizzata di farina sul fondo.
Coprite la ciotola con un canovaccio pulito (9) e riponetela in un luogo tiepido e lontano da correnti d’aria, come il forno spento di casa vostra.
Attendete che l‘impasto abbia raddoppiato il proprio volume (ci vorrà 1 ora - 1 ora e 1/2 ) e poi procedete alla stesura della pasta per lapizza.

■ CONSIGLIO

Se siete poco pratici, forse vi sarà più facile lavorare l’impasto per la pizza in una ciotola capiente, almeno fino a quando tutti i liquidi non saranno ben assorbiti; in seguito però per rendere l’impasto ben liscio vi converrà impastarlo su di una spianatoia, dove avrete maggiore possibilità di movimento.
Una volta impastata la pasta per la pizza, invece di formare un’unica massa, potete dividerla in tante pagnottelle quante saranno le pizze che vorrete ottenere (a seconda della dimensione che avete scelto); adagiate le pagnottelle su di un vassoio, distanziandole di qualche cm una dall’altra e lasciatele poi lievitare, in un luogo tiepido e privo di correnti d’aria, coperte da un canovaccio pulito.

martedì 30 ottobre 2012

VIDEO SHOCK, PARTORISCE IN STRADA E LASCIA IL FETO LI


Un video davvero shoccante è stato mostrato dalla tv CCTV che non lascia dubbi su cosa stessa accadendo: una donna ha dato alla luce un figlio e poi l’ha lasciato sul marciapiede dandosi alla fuga.
I passanti pensavano fosse uno scherzo di cattivo gusto, ma quando hanno capito che non era una candid camera hanno subito avvertito la polizia, che è giunta immediatamente sul posto ed ha salvato la vita al piccolo.
L’ospedale ha chiamato il neonato Ecem Ahu; stando alle prime informazioni, la donna sarebbe stata già interrogata ed avrebbe affermato:
” Qualcosa è venuto giù dal mio corpo. Pensavo solo fosse un grumo di sangue; non sapevo fosse un bambino”.
Ma a smentire queste parole sono stati i membri dell’ospedale che hanno spiegato che il cordone ombelicale era tagliata, segno che la madre sapesse benissimo della nascita del piccolo.

lunedì 29 ottobre 2012

VIDEO | L'uragano Sandy spaventa gli Usa

Uragano Sandy Usa

L'uragano Sandy spaventa New York. Il suo arrivo, previsto per la giornata di oggi alle 18 (ora italiana), mette in ansia alcune delle regioni più popolose degli Usa: in Maryland, New Jersey, New York, Pennsylvania, Virginia, Washington Dc e nelle contee costiere del Nord Carolina le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza.

Uragano Sandy Usa





Potrebbe interessarti:http://www.today.it/video/uragano-sandy-new-york-usa.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/video/uragano-sandy-new-york-usa.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

New York: uragano Sandy, foto e video „New York città fantasma: l'uragano Sandy fa paura“

New York: uragano Sandy, foto e video
La 'tempesta perfetta' impatta sulla Grande Mela. Obama invita a prendere "molto seriamente il pericolo". Trasporti fermi, Wall Street chiusa e comizi annullati. Scuole chiuse per due giorni e supermercati 'saccheggiati'
New York pronta all'impatto con uragano Sandy 1-2
New York: uragano Sandy, foto e video

NEW YORK - Wall Street è chiusa. I trasporti pubblici fermi. La Grande Mela, adesso, è veramente ferma (GUARDA IL VIDEO). Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha ordinato la chiusura dei tunnel a rischio inondazione che collegano Manhattan.
I primi a chiudere sono stati l'Holland Tunnel, che collega Manhattan al New Jersey, e il Brooklyn Battery Tunnel, che collega downtown a Brooklyn. "Siamo pronti, l'esperienza di Irene ci aiuta", ha detto, sottolineando che "l'interrogativo è la forza dell'impatto".
New York: uragano Sandy, foto e video

VIDEO - URAGANO IN DIRETTA

Cuomo ha lanciato anche un appello su Twitter a chi vive nelle zone a rischio. "Se abitate nelle aree segnalate e non vi siete ancora spostati fatelo subito - ha avvertito - Non è assolutamente da sottovalutare".

L'URAGANO VISTO DALLO SPAZIO: VIDEO

PRIMI BLACKOUT. Man mano che si avvicina l'uragano, ci sono stati i primi blackout sulla costa orientale degli Usa. Più di 6mila persone sono rimaste al buio in Connecticut, e la corrente è saltata anche in alcune aree del New Jersey, lasciando migliaia di persone senza elettricità.
Il governatore del Connecticut, Dannel Malloy, ha invitato i cittadini a restare in casa. "L'uragano potrebbe causare danni senza precedenti" ha spiegato Malloy. Piove anche su alcune zone di New York: allagamenti si registrano già a Manhattan, Brooklyn e Queens.


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/mondo/new-york-uragano-sandy-foto-video.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930



Potrebbe interessarti:http://www.today.it/mondo/new-york-uragano-sandy-foto-video.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/mondo/new-york-uragano-sandy-foto-video.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

Lo credono morto, ma lui si presenta al proprio funerale

Perdere un parente o un amico in un incidente stradale è una cosa tremenda. Ritrovarselo vivo e vegeto in chiesa, mentre si è seduti davanti ad una bara occupata da qualcun altro, risulta tuttavia altrettanto sconvolgente. E’ questo è di fatto quanto accaduto alla famiglia di Ademir Jorge Goncalves, un muratore di 59 anni residente in Brasile. L’uscita domenicale assieme agli amici - Goncalves era uscito assieme agli amici per una serata all’insegna del divertimento più sfrenato. Dopo aver passato molte ore con loro, e aver bevuto una quantità non meglio precisata di superalcolici, il gruppo si è separato: ognuno è tornato nella propria abitazione, ma non il muratore. L’uomo, stando a quanto da lui stesso raccontato, è salito a bordo del proprio mezzo e, prima di far rientro, si è concesso qualche altro bicchierino. Il suo tasso alcolemico doveva esser molto elevato e alla fine è crollato, addormentandosi come un sasso sul sedile.Un incidente lungo la strada di casa - Destino ha voluto che, mentre lui dormiva, si verificasse un incidente mortale proprio lungo la stessa strada che avrebbe dovuto percorrere per tornare a casa. Le auto coinvolte, e i relativi conducenti a bordo, erano irriconoscibili. Riuscire a comprendere pertanto si trattasse di lui o di un altro malcapitato, considerando anche che la prova del Dna richiede troppo tempo e denaro, e il fatto che in Brasile è consuetudine celebrare i funerali il giorno successivo al decesso, ugualmente impossibile.Parenti rassegnati fanno celebrare il funerale - Tutti i famigliari e gli amici di Goncalves, addolorati per l’improvviso e inaspettato trapasso, non hanno potuto far altro che organizzare in fretta e furia la cerimonia funebre e dire così addio al proprio amato. Durante la cerimonia, tuttavia, una sorpresa, sicuramente piacevole ma sconvolgente: Ademir è entrato in chiesa, ma non in posizione orizzontale. Il muratore ha varcato l’uscio con le proprie gambe e si è diretto immediatamente verso i parenti lasciandoli senza parole.Un lieto fine, ma un morto vero c’era - Dopo i dovuti chiarimenti la cerimonia è stata interrotta, anche perché il corpo all’interno della bara non era quello ipotizzato. La famiglia di Goncalves ha ricontattato la polizia locale che, dopo una più attenta ricerca, ha scoperto l’identità della vittima dell’incidente, consegnandola stavolta alla vera famiglia.

Antonio Ricci: “Le veline fino a dicembre? Decideranno le mie figlie”


Antonio Ricci ha la satira nel sangue, non teme querele e presto potrebbe sostituire le due veline Giulia Calcaterra ed Alessia Reato: a dicembre si riunirà in sessione plenaria con le sue figlie e deciderà se liquidarle e arruolare nuove promesse del mondo dello spettacolo.

E’ un Antonio Ricci esplosivo, sincero ma anche entusiasta del suo operato quello che si è confessato sulle pagine di Visto. Da autore di Beppe Grillo a fondatore del tg satirico più visto d’Italia, Striscia La Notizia, che non teme concorrenza e che raduna ogni giorno 7 milioni di telespettatori dinanzi alla tv. Tra i conduttori spiccano certamente Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, ma negli ultimi anni a prendere il sopravvento è stato soprattutto Michelle Hunziker, la bionda svizzera che con la sua simpatia e con il suo talento ha conquistato la stima e l’affetto degli italiani. Ricci è considerato uno degli uomini più potenti della televisione italiana, certamente il più influente in quel di Mediaset, che può permettersi di criticare tutti, di sparare a zero anche sui politici di turno. Inchieste, scoop e satira pungente sono all’ordine del giorno. Un programma che riesce a mantenere la sua indipendenza grazie agli ottimi ascolti, che si traducono in eccellenti introiti pubblicitari, che garantisce alla rete, puntuale, ogni anno. L’autore di Striscia La Notizia è inondato da querele che di fatto garantiscono lavoro ad avvocati-padri di famiglia:

Abbiamo un ricco stuolo di avvocati che se ne occupano da anni. Anche loro tengono famiglia.

Una satira che colpisce soprattutto i politici ma che rischia anche di promuoverli, come nel caso di Matteo Renzi interpretato alla perfezione da Dario Ballantini:

Dare visibilità può sicuramente aiutare la popolarità di un politico ma non vuol dire che questa si traduca poi in voti [...] Si possono guardare Santoro, Vespa, Floris senza per forza lasciarsi influenzare. 

Striscia quest’anno compie 25 anni ma la sua attività continua imperterrita senza stravolgimenti importanti perchè la satira è rimasta sempre la stessa:

La satira a volte mastica, a volte azzanna, ma è sempre lì pronta a gridare in mezzo alla folla “Il re è nudo”.

Non è stata denudata Striscia La Notizia che dunque non è oggetto di tagli al budget, considerando la grave crisi economica in cui versa tutto il settore editoriale. Il “taglio” ha colpito soltanto il tapiro, ha ironizzato il patron di Striscia:

I tapiri che prima erano di oro massiccio, ora sono solo di gesso pitturato. Mi sembra già un bel risparmio.

L’argomento scottante è però quelle delle veline che da dicembre potrebbero essere cacciate via; secondo i beninformati potrebbero non piacere affatto ad Antonio Ricci, visto che non le ha scelte lui e considerando le polemiche che si sono sollevate negli ultimi mesi:

Non le conosco o quasi. Loro sono in carica fino a dicembre, devo vedere che tipo di ragazze sono, come si comportano, se ce la fanno oppure no. Se non dovessero funzionare, mi riunirò in sessione plenaria con le mie figlie, che hanno molto naso su queste cose, e decideremo indipendentemente da quelle che si sono viste nel tour di Veline. A quel punto saremo noi i giudici assoluti.

Rispedisce al mittente le polemiche sulle veline, non condivide la scelta di Miss Italia di sostituire il bikini con il costume intero alle ragazze e ribadisce il mito dell’eterna giovinezza, ovvero quello delle sue veline. E in tv chi sarà mai la sua preferita? A sorpresa, Virginia Raffaele che non ha esitato a definire grandiosa e bravissima. Un invito “informale” alla corte di Antonio Ricci? Sarà dunque la futura conduttrice di Striscia?

martedì 23 ottobre 2012

Karina e Salvatore si sono lasciati: lei lo ha minacciato con un coltello


uomini e donne,gossip,vip,tv,karina,L’incredibile fatto è stato raccontato da Novella 2000, il settimanale riporta:“Non è più un mistero che tra Karina Cascella e Salvatore Angelucci sia finita. Ma forse in pochi sanno che quando lei ha scoperto che l’ex tronista, padre di sua figlia Ginevra, la tradiva dal mese di marzo, non ci ha letteralmente più visto dalla rabbia. Al suo ritorno a casa pare che Karina lo attendesse con in mano un coltello da cucina e l’aria minacciosa. Il malcapitato Salvatore, pure essendo grande e grosso, non ha potuto fare altro che darsela a gambe levate e scappare dalla sua nuova compagna, la vocalist Irene Coppola.”
Che dire? E’ meglio se il loro rapporto resti sereno e civile, per il bene della figlia Ginevra.

lunedì 22 ottobre 2012

Incredibile: ragazzo spegne le candeline con mossa "shaolin".

Incredibile: ragazzo spegne le candeline con mossa "shaolin". Guarda il video
Veramente stupefancente il modo in cui questo ragazzo riesce a spostare l'aria con le mani, arrivando a spegnere una fila lunghissima di candeline-

Incredibile: ragazzo spegne le candeline con mossa "shaolin". Guarda il video
Incredibile: ragazzo spegne le candeline con mossa "shaolin". Guarda il video





Potrebbe interessarti:http://www.today.it/strano-ma-web/ragazzo-spegne-candeline-shaolin-video.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/strano-ma-web/ragazzo-spegne-candeline-shaolin-video.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/strano-ma-web/ragazzo-spegne-candeline-shaolin-video.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

IPhone 5 e Galaxy S3 dentro un frullatore… Quale si disintegrerà prima? Guardate il Video….

Un video incredibile e divertente sta facendo impazzire il web, con migliaia di visualizzazione in un paio di giorni. Un simpatico signore si diverte a distruggere, inserendoli in un potentissimo frullatore, un iPhone 5 e il Samsun Galaxy S3. L’esperimento vuole dimostrare quale dei due telefonini si disintegra più velocemente e quale invece è il più resistente. Come andrà a finire? Guardate il video caricato su You Tube.

Ragazzina con la barba: a 16 anni non esce più di casa per la vergogna.


PECHINO – Nana ha sedici anni e vive chiusa in casa dal 2010, quando le venne diagnosticata una anemia aplastica che l’ha costretta a lottare prima contro la morte, poi contro l’irsutismo.
Per curare la malattia le sono stati somministrati farmaci con una seria controindicazione: provocano la crescita di peli su ogni parte del corpo, compreso il volto. Così la sedicenne che vive in Cina, nel distretto di Jindong, dopo aver superato la grave malattia, si è ritrovata con le guance ricoperte da una folta barba, come un uomo adulto.
Non va più a scuola, quando arriva qualcuno in casa si copre la faccia con una mascherina, e chiede aiuto per superare il suo problema. Staff di esperti stanno cercando di aiutarla a superare questa condizione che ha trasformato la sua vita.
Non vuole vedere le amiche e si vergogna del suo aspetto. Ha anche smesso di studiare cancellando il sogno dei genitori, agricoltori, di vederla, un giorno, laureata.

Un abito da sposa davvero indimenticabile..per i maschietti

venerdì 19 ottobre 2012

Come usare WhatsApp sul PC

Sicuramente tutti i possessori di smartphone conoscono WhatsApp, un’applicazione per dispositivi mobili che permette di inviare gratuitamente messaggi di testo, messaggi vocali ed anche immagini tra i vari cellulari e smartphone, utilizzando la connessione dati.
Ciò ha di fatto diminuito l’utilizzo di sms dai cellulari, destinandoli ad un repentino declino.
Tuttavia non è presente una versione di WhatsApp per pc, quindi per usare WhatsApp sul pc occorre utilizzare degli emulatori e, installando WhatsApp su questi emulatori, saremo in grado di mandare messaggi ai cellulari e smartphone dei nostri amici direttamente dal nostro pc.

Come-usare-WhatsApp-sul-PC

L’emulatore da utilizzare, e di cui abbiamo già parlato, è Bluestacks App Player, si tratta di un emulatore Android che permette di utilizzare le App Android, ideate per essere utilizzate su cellulari, smartphone e tablet con sistema operativo Android, sul pc su cui è installato Microsoft Windows o Mac.
Quindi innanzitutto occorre scaricare e installare Bluestacks App Player:
Dopo aver avviato Bluestacks App Player, procediamo con l’installazione di WhatsApp.

Installare WhatsApp sul pc

Per installare WhatsApp sul pc bisogna cliccare l’icona della lente d’ingrandimento posizionata nella parte destra della finestra di Bluestacks e scrivere whatsapp nel riquadro di ricerca che apparirà.
Mentre scrivete verranno elencate le applicazioni che soddisfano il criterio di ricerca, cliccate su pulsante Install accanto alla voce WhatsApp Messenger.
installare-whatsapp
Attendete il termine del processo di download di WhatsApp.
download-whatsapp
Una volta completato il download di WhatsApp, verrà installato in automatico e, ad installazione ultimata, comparirà l’icona del programma nella finestra della scheda delle applicazioni installate (My Apps).
scheda-applicazioni
Cliccando sull’icona di WhatsApp verrà visualizzata una schermata di presentazione dove occorre cliccare su Conferma e continua per iniziare la procedura di configurazione.
conferma-whatsapp
Nella schermata successiva viene richiesto di inserire il numero di telefono da associare a WhatsApp, lo stesso numero servirà per effettuare la verifica successiva attraverso sms o messaggio vocale.
verifica-whatsapp
Attendere finché la barra di avanzamento non sarà completata, nel frattempo arriverà un sms con ilWhatsApp Code sul numero di telefono inserito in precedenza.
verifica-sms-whatsapp
Successivamente verrà richiesto di inserire il WhatsApp Code ricevuto via sms.
In caso di verifica sms non riuscita sarà possibile effettuare la verifica vocale per ricevere il WhatsApp Code: basta cliccare sul pulsante Chiamami e riceverete una telefonata che vi dirà ilcodice a 3 cifre da inserire.
verifica-vocale-whatsapp
Terminata la verifica, si può concludere l’installazione inserendo il nome che si vuole far apparire quando si inviano i messaggi ed eventualmente una foto per il proprio profilo.
A questo punto sarete pronti per usare WhatsApp sul pc!


L’apprendimento delle parole inizia da neonati

Il cervello si attiva fin dai primi giorni di vita per memorizzare suoni e parole e ricorda più facilmente le vocali.

L'apprendimento delle parole inizia da neonati.

Già a pochi giorni dalla nascita, il cervello di un bambino è in grado di reagire agli stimoli uditivi provenienti dall’ambiente a lui circostante memorizzando segnali ed informazioni, anche se per breve tempo, attivando quelle regioni cerebrali che negli adulti sono normalmente collegate al recupero di ricordi e dati, ovvero le aree frontali destre. A dimostrarlo sarebbero i risultati di una ricerca recentemente pubblicati da Proceedings of the National Academy of Sciences in un lavoro firmato da Silvia Benavides-Varela e dai suoi colleghi che hanno condotto lo studio presso il Laboratorio di Linguaggio, Cognizione e Sviluppo della SISSA di Trieste.


Lo studio - La ricerca ha coinvolto quarantaquattro neonati in buona salute dei quali è stata monitorata l’attività cerebrale grazie alla topografia ottica, ovvero un metodo non invasivo di spettrografia fNIRS (functional near-infrared spectroscopy) per consentire agli studiosi di visualizzare cosa accadeva nel cervello dei piccoli due minuti dopo che questi avevano ascoltato alcune parole; per la precisione, una sequenza di sillabe prive di senso ma la cui struttura era simile a quella di termini normalmente utilizzati. Scopo dell’osservazione era, non solo comprendere il meccanismo di decodificazione e memorizzazione dei segnali uditivi, ma anche indagare sulle capacità dei bambini di distinguere tra loro suoni foneticamente simili ma non uguali, fatti ascoltare nella seconda parte dell’esperimento.
Le conclusioni - I risultati ottenuti da Silvia Benavides-Varela e dai suoi collaboratori hanno evidenziato come, nella fase del secondo ascolto, nel cervello dei bambini entrassero in funzione i circuiti che interessano le regioni frontali destre ogni qual volta ai piccoli venivano fatte sentire le sillabe già udite in precedenza: in questo senso, dunque, il cervello si comporta esattamente come quello degli adulti, attivando le aree normalmente coinvolte nel processo di recupero delle informazioni. Se, viceversa, si facevano ascoltare sillabe mai udite prima, il fenomeno non aveva luogo. Inoltre, lo studio ha approfondito un aspetto importante dell’apprendimento rilevando come nella memoria dei neonati ci sia una maggiore sensibilità nei confronti delle vocali, anziché delle consonanti, poiché la riattivazione dei ricordi avveniva anche qualora nelle sequenze venivano cambiate le consonanti e le vocali restavano immutate, ma non al contrario. Ad ogni modo la conferma di un assunto da tenere sempre a mente: parlare con i bambini, anche quando immaginiamo che non possano comprendere neanche lontanamente quanto detto, è sempre indispensabile e, soprattutto, dà sicuramente dei buoni frutti per il loro sviluppo cerebrale

Lo scienziato che ha visto il paradiso

Fa discutere la dichiarazione di un neurochirurgo riguardo una sua presunta esperienza di pre-morte che testimonierebbe l’esistenza dell’aldilà.

Lo scienziato che ha visto il paradiso.


“Heaven is Real”, il paradiso esiste. Così titolava la copertina dello scorso numero del settimanale americano Newsweek, un’affermazione certo non di quelle che si sentono tutti i giorni, soprattutto se stampate a caratteri cubitali su una rivista di grande notorietà. Eben Alexander, neurologo della Medical School di Harvard, racconta così in esclusiva la sua presunta esperienza di pre-morte, le cosiddetta NDE (“Neart-Death Experiences”), narrata più in dettaglio in un libro di imminente uscita, Proof of Heaven: A Neurosurgeon’s Journey into the Afterlife (“La prova del paradiso: viaggio di un neurochirurgo nell’aldilà”). Di NDE se ne sente parlare da anni, nello scetticismo generale degli esperti che definiscono queste esperienze niente più che mere illusioni. Loro, quelli che le hanno vissute, giurano trattarsi di autentici viaggi nell’aldilà, di solito raccontato come un luogo di luce raggiunto dopo un percorso all’interno di un lungo tunnel buio. Ora per la prima volta uno scienziato di indubbia professionalità riporterebbe la stessa esperienza.

Il paradiso di Eben Alexander

Cosa ha visto Eben Alexander? “Nell’autunno del 2008, dopo sette giorni di coma durante il quale la parte umana del mio cervello, la neocorteccia, era inattiva, ho sperimentato qualcosa di così profondo da darmi una ragione scientifica per credere nella vita dopo la morte”. Figlio di un neurologo, con 25 anni di esperienza alle spalle, un solido background e una fede cristiana definita non troppo praticante, Eben Alexander sostiene di non aver mai creduto fino ad allora nei racconti di NDE. Svegliatosi un giorno con un profondo mal di testa, nel giro di poche ore venne ricoverato in un ospedale della Virginia per una rara forma di meningite, con poche speranze di sopravvivere in una forma diversa da quella vegetativa. Dopo sette giorni di coma profondo, il risveglio.
Ho sperimentato qualcosa di così profondo da darmi una ragione scientifica per credere nella vita dopo la morte.
Eben Alexander
Ma in quel breve periodo senza alcun segnale cerebrale, Alexander sostiene di aver viaggiato in un’altra dimensione, apparentemente vivida e reale, che lo avrebbe spinto a credere nella possibilità di conservare la coscienza e la consapevolezza di sé anche dopo la morte. Alexander sostiene che i racconti di NDE sono solitamente definiti come illusioni prodotte dal malfunzionamento della neocorteccia. Tuttavia, nel suo caso i rapporti clinici testimoniano che l’attività di quell’area del suo cervello era inesistente per tutto il periodo del coma. La descrizione dell’aldilà è estremamente simile a quella del paradiso della tradizione cristiana: nuvole, un cielo azzurro, esseri volanti simili ad angeli e un canto glorioso proveniente dal cielo. Tra farfalle svolazzanti e paesaggi incantevoli, Alexander incontra una donna bellissima che gli parla senza proferire verbo, assicurandogli che ciò che vede è reale. L’uomo avverte dunque la sensazione di essere amato incondizionatamente e profondamente.

La scienza e le NDE


Il neurochirurgo Eben Alexander.
Dopo essere ritornato nel “nostro” mondo, Eben Alexander si è ripreso completamente, ha abbandonato la sua professione e ha deciso di dedicare il resto della sua vita a comprendere ciò che ha vissuto in quei sette giorni di coma. Un racconto che ha lasciato stupefatti i colleghi e la comunità scientifica, che ha raccolto la storia con scetticismo. Innanzitutto, lascia perplessi la descrizione del neurochirurgo. È noto infatti che persone di culture e religioni diverse descrivono le NDE in modo diverso, a seconda di come l’aldilà sia descritto nelle loro rispettive culture e religioni. L’esperienza di Alexander sembra provenire esattamente dalla rappresentazione canonica del paradiso cristiano. I giapponesi, invece, per dirne una, raccontano nelle loro NDE di trovarsi in un giardino simile a quelli zen.
In generale, i neuroscienziati ci vanno cauti su quello che sappiamo dell’attività cerebrale oltre quello che appare con le tecniche di neuroimaging. Non è detto, cioè, che il cervello sia spento se le risonanze e gli scanner cerebrali non mostrano alcuna attività. Sappiamo che la mente è una cosa diversa dal cervello, qualcosa di diverso dalla somma dei singoli neuroni. È possibile che, anche se la corteccia cerebrale non producesse segnali, la coscienza di Alexander fosse in qualche modo attiva e cercasse di spiegare la propria singolare situazione – assenza di segnali dall’esterno, nessuno stimolo sensoriale – attraverso un’interpretazione proveniente dalla cultura cristiana del neurochirurgo. La tipica esperienza di vedere il proprio corpo dal di fuori, riportata in molti resoconti di NDE, non sarebbe inoltre molto diversa da quella che molte persone vivono in momenti di de-realizzazione, che capitano in periodi di forte stress o di fronte a uno shock che il nostro cervello fatica ad assimilare. Per esempio, quando ci troviamo a vivere una situazione di immediato pericolo di vita o apprendiamo della morte di un nostro caro, ci sembra che la vita che stiamo vivendo non sia la nostra e di assistere all’evolversi degli eventi nei panni di un osservatore esterno. È il modo in cui reagiamo a una situazione inaccettabile, come certo è la consapevolezza di essere in coma o di stare per morire.

Il cervello di fronte alla morte


Un infarto, con conseguente riduzione dell’apporto di ossigeno al cervello, è inoltre alla base – secondo i neuroscienziati – delle tipiche visioni simili a un tunnel buio al cui termine appare una fioca luce
. Nient’altro che l’effetto di un rapido offuscamento della vista che porta a ridurre il campo visivo della persona colta da infarto. Adrenalina, steroidi, epinefrina e altri ormoni vengono rilasciati nel cervello in prossimità di situazioni di imminente pericolo di vita. Il nostro organismo reagisce al pericolo aumentando il rilascio di neurotrasmettitori che potrebbero essere alla base di quella sensazione di “euforia” che i testimoni di NDE raccontano sovente nelle loro ricostruzioni. Studi neurologici hanno infine dimostrato che nella parte più primitiva del nostro cervello le aree connesse con la memoria a lungo termine e con la reazione istintuale a un pericolo mortale sono molto vicine. Di fronte alla consapevolezza di una morte imminente, il cervello attiva al massimo quelle aree, scatenando anche l’emergere di ricordi a lungo termine. Sarebbe questa la ragione del perché alcune persone scampate da morte certa raccontano di aver vissuto flashback della loro vita, o del perché nelle storie di NDE ci si imbatta spesso in persone care morte da tempo.
Le spiegazioni scientifiche che riconducono le esperienze di pre-morte a cause naturali e per nulla soprannaturali sono dunque numerose. Perché allora uno scienziato, un neurochirurgo, ha finito per convincersi della realtà della propria esperienza, dell’effettiva esistenza di un aldilà? Le spiegazioni potrebbero essere tante. Senza prendere in considerazione quelle più banali – il desiderio di arricchirsi pubblicando un volume di sicuro successo in un paese, gli USA, in cui il 3% della popolazione ha dichiarato di aver vissuto NDE – non è difficile rendersi conto che esiste un desiderio naturale di credere nell’esistenza di una vita dopo la morte, che potrebbe portare anche le persone più razionali a convincersi della verità di ciò che hanno creduto di vedere. Eben Alexander ha davvero visto il paradiso? La scienza non potrà mai dimostrare o smentire l’esistenza di un aldilà, ma studiando ciò che avviene nel cervello di persone in coma potremo saperne di più su quello che davvero succede nella nostra mente.