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venerdì 14 settembre 2012

Gattini


hey ;)



Significato nome : GENNARO

ignificato: consacrato, devoto a Giano 
Origine: latina 
Onomastico: 19 Settembre 
Corrispondenze: Segno Zodiacale dei Gemelli 
Numero portafortuna: 4 
Colore: rosso 
Pietra: rubino 
Metallo: ferro 

Il nome è accentrato per due terzi in Campania, ma è distribuito in tutto il Sud, e risale al latino Ianuarius, derivato da Ianus, "Giano", il dio bifronte delle chiavi del cielo, dell'inizio dell'anno e del passaggio delle porte e delle case, che veniva adorato come quello che presiedeva all'inizio e alla fine di ogni atto e di ogni avvenimento. Il nome era in genere attribuito ai bambini nati nel mese di gennaio: Ianuarius era infatti il nome dell'undicesimo mese dell'anno secondo il calendario romano, mentre è diventato il primo dopo la riforma del II secolo d. C. Vi è connesso il culto di s. G. vescovo a Benevento, che nel III secolo fu decapitato a Pozzuoli con altri compagni durante le persecuzioni di Diocleziano. S: G. è patrono di Napoli e oggetto di un culto popolare particolarmente intenso: nel Duomo della città sono custodite due ampolle contenenti sangue allo stato solido, attribuito al martire, che si scioglie inspiegabilmente due volte l'anno a maggio e a settembre, durante una cerimonia alla quale partecipano migliaia di fedeli, intensamente coinvolti dal punto di vista emotivo. La sua natura ambigua divisa tra contraddittori impulsi, desideri e convinzioni, mostra anche un lato più piacevole: la vivacità, l'energia inesauribile, la necessità di sedurre e un fascino irresistibile. 

Vicenza: Primario in Ospedale, dottore da 24 anni..docente… Ma senza nessuna laurea…


LO STAFF DI BLOG E NON SOLO, RINGRAZIA VALENTINA V. PER AVERCI SEGNALATO QUESTA NOTIZIA.

Esercitava la professione da ben 24 anni e da qualche tempo era diventato persino primario all’ospedale. Sulla sua parete però non era appeso alcun diploma di laurea (autentico almeno) né l’agognato certificato di abilitazione. Alessandro Marchesini, ex assessore di Valdagno (Vicenza), dirigente di Patologia clinica e responsabile del Laboratorio analisi dell’Ospedale San Lorenzo di Valdagno, ne ha fatta di carriera nel corso degli anni. Come riporta ilgiornaledivicenza.it, Marchesini, 59 anni, di Valdagno, entrò in servizio in ospedale il primo febbraio 1989 dopo aver vinto il concorso. A quella prova aveva presentato un attestato di laurea del luglio 1986 (quando aveva 33 anni) a Ferrara in Medicina e Chirurgia, e l’attestato di abilitazione alla professione nel novembre 1987. Quindi per tre volte aveva presentato all’Ulss anche dei certificati di iscrizione all’Ordine dei medici, del 19 dicembre 1988, 3 maggio 1990 e 19 dicembre 1996: tutti recavano un numero di codice, che come è stato scoperto era in realtà quello di altri medici all’epoca in servizio all’ospedale valdagnese. La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta su segnalazione dell’Ordine dei Medici veneti. L’ipotesi, per il momento, è che siano stati falsificati i certificati presentati per l’ammissione al concorso per l’assunzione al San Lorenzo. L’Ulss 5, come riporta oggi il “Giornale di Vicenza”, ha segnalato poi il caso alla magistratura mentre Marchesini ha presentato le sue dimissioni al direttore generale.

APPLE: ECCO UN’APP PER GUARIRE L’OMOSESSUALITÀ, È SCANDALO


L’obiettivo dell’app è quello di aiutare i gay a «guarire»: Petizione online per la rimozione
Omofobia. È l’accusa piovuta addosso ad Apple dopo che la mela morsicata ha autorizzato la pubblicazione su iTunes dell’applicazione di Exodus International, un’organizzazione religiosa estremista di stampo cristiano che ha come obiettivo dichiarato quello di aiutare gli omosessuali a «guarire». E l’app in questione, lanciata la scorsa settimana dall’associazione che invoca «la libertà dall’omosessualità attraverso il potere di Cristo» e rivolta a «uomini, donne, genitori, studenti e sacerdoti» che si trovino ad affrontare il tema dell’omosessualità, promette di essere un supporto per raggiungere lo scopo. La scelta di Apple di dare via libera all’app non ha mancato di suscitare polemiche. L’azienda vincola la pubblicazione dei contenuti sul proprio store digitale al rispetto di una serie di regole il rilascio di applicativi pornografici, razzisti o offensivi verso personalità pubbliche, o – visto che il sistema di controllo non è proprio efficacissimo – ne giustificano la rimozione.
LA PROTESTA – L’applicazione di Exodus, invece, è stata premiata con il rating 4+ , riservato ai contenuti adatti a tutti perché non sgradevoli né discutibili. Non la pensano così le circa 80mila persone che in pochi giorni hanno aderito alla petizione online rivolta ai vertici di Apple perché l’«ex-gay app», come è stata ribattezzata, venga rimossa. Truth Wins Out, associazione impegnata nella difesa dei diritti dei gay, denuncia come la validità scientifica della «terapia contro l’omosessualità» offerta dai consulenti di Exodus International sia stata misconosciuta dalle principali associazioni professionali di medici e psicologi americani e produca danni all’autostima e alla salute mentale delle persone oltre a legittimare e a fomentare l’ostracismo e la chiusura nei confronti dei gay. E ricorda come i recenti casi di suicidi di giovani adolescenti americani si siano verificati proprio per l’atteggiamento di chiusura dell’ambiente circostante. Non è la prima volta che Apple finisce nel mirino delle organizzazioni che tutelano i diritti dei gay. Già lo scorso novembre l’azienda di Jobs era stata costretta a rimuovereManahattan Declaration, applicazione ispirata a un manifesto promosso da una serie di organizzazioni religiose americane d’ispirazione cristiana, che conteneva una sorta di gioco quiz, in cui la luce verde si accendeva soltanto se si rispondeva «in modo corretto» ad alcune domande su una serie di temi, tra cui l’omosessualità. L’app di Exodus International, al momento ancora disponibile su iTunes, potrebbe quindi avere le ore contate.

E’ PARALIZZATA, MA SUONA IL PIANOFORTE ‘CON IL PENSIERO’


Suonare un brano musicale col pensiero si può, e lo strumento inizia a produrlo nota dopo nota: c’è  riuscita una donna paralizzata in seguito a un ictus, grazie a un’interfaccia che ha permesso a un computer di leggere le sue onde cerebrali e tradurle in musica.
L’interfaccia è stata sviluppata da Eduardo Miranda (nella foto a destra), dell’università britannica di Plymouth e i risultati sono presentati sulla rivista Music and Medicine.
Secondo quanto riportato online su Nature, la donna ha imparato ad associare un certo stato mentale a una melodia e a concentrarsi su di esso. Il primo passo, per la donna, è stato osservare sullo schermo di un pc alcuni bottoni virtuali, premendo ciascuno dei quali parte una melodia. Poi ha imparato a concentrare il pensiero sui bottoni, così da premerli con la mente.
Il comando arriva da un elettroencefalografo che legge le sue onde cerebrali. Più intenso è il pensiero, più forte viene premuto il pulsnte e diversa sara’ l’intensita’ della musica. Il risultato non ha solo aspetti ludici: la musica infatti, oltre ad essere un prezioso intrattenimento, è terapeutica e potrebbe aiutare la riabilitazione dei pazienti con paralisi.

VIDEO – INCIDENTE SULLE TORRI IN PARCO DIVERTIMENTI GIAPPONESE

Una gru stava cercando di soccorrere le persone rimaste bloccate su questa Torre, famosa attrazione presente in parecchi parchi divertimenti, quando ad un tratto i freni della giostra hanno mollato la presa..

LADY GAGA CADE ;)

 

VIDEO – INCREDIBILE TRENO TAILANDESE PASSA IN MEZZO A MERCATO

Bangkok – Il treno della Maeklong Railway passa attraverso Maeklong, otto volte al giorno, sette giorni su sette. Il treno passa letteralmente in mezzo al mercato, costringendo i venditori al ritiro delle tende da sole e della merce, e gli acquirenti a trovare un posto per togliersi dal binario che funziona come loro unico passaggio.



BARBIE SULLA SEDIA A ROTELLE, È LA CAMPAGNA SHOCK DI UNA ASSOCIAZIONE SULLA DISABILITÀ


Firenze, nei manifesti il simbolo della perfezione è paraplegica ed è accompagnata dallo slogan: tutti lo possiamo diventare. Disabili, non diversi. Yes, I Care
“Tutti possiamo diventare disabili”. E’ lo slogan della campagna shock di “I Care”, un’associazione di volontariato di Fucecchio (Firenze). Quattro sequenze in un megacartellone, 4 pose dove una barbie tennista e una ballerina, prima si fanno pettinare mentre pronunciano la frase: “Un giorno della mia vita. Yes I Care”; e dopo, sopra una sedia rotelle, appaiono con la scritta “tutti possiamo diventare disabili”. Frase, che sta facendo abbastanza discutere.
Lo slogan prosegue poi con: “Ognuno di noi può aiutare. Disabili, non diversi. Yes I Care”.
E’ in questo modo, forse un po’ forte, che “I Care” ha deciso di agire. Sensibilizzare, sì, ma prima colpire l’attenzione del cittadino che troppo spesso, preso dal tran tran quotidiano, diventa, senza volerlo, schivo e indifferente ai problemi sociali. “Vogliamo far riflettere le persone e ricordare loro che ‘disabile’ è solo una parola – ha spiegato il presidente della Fondazione, Lorenzo Calucci -. Abbiamo scelto un’icona della perfezione per attirare l’attenzione”.
In città i pareri crescono e si fanno discordanti. Alcuni pensano che sia l’unico modo per attirare l’attenzione e far pensare; altri, invece, non sono d’accordo. In ogni modo l’intento della Fondazione è stato centrato: aprire una discussione che diventi, magari, anche costruttiva.
La Barbie sulla sedia a rotelle, in realtà, è la sua amica Becky ed è stata prodotta dalla Mattel nel 1997. Anche lei biondissima e con i lineamenti perfetti come la celebre bambola, ma paraplegica.

L’ALIENO TROVATO IN SIBERIA? BUFALA FATTA DI PANE E PELLE DI POLLO


Per giorni in rete impazzava un video che lasciava incollati allo schermo gli spettatori: un alieno congelato, riverso sulla neve della Siberia, era stato trovato da due studenti.
Il luogo desolato, lontano dalle telecamere delle tv, era perfetto, sembrava tutto vero, peccato che alla fine si è scoperto che era solo del pane avvolto in pelle di pollo.
Un extraterrestre di pane ha ingannato la Russia per una settimana,una bufala vista e rivista in rete da 700 mila persone almeno. Il video su Youtube mostra quel piccolo omino lungo poco più di mezzo metro, avvolto nel ghiaccio, con la testa enorme e gli occhi grandi e fuori dalle orbite..
In tanti si erano uniti al coro dei fanatici degli Ufo: “Abbiamo visto una luce verde”, “C’è stata un’esplosione e forse è caduto da una navicella quell’alieno”.
Poi però i ragazzi, Timur Hilall e Kirill Vlasov, hanno rivelato la loro bravata: “Era solo pane tostato ricoperto di pelle di pollo”.

MAO LÌ, L’UOMO CHE VIVE NEL TUBO DI CEMENTO


Potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è. Mao Lì, cinese della provincia di Hainan, vive in un tubo di cemento. A Mao hanno demolito la casa ma lui non ne ha ancora trovata un’altra. La cosa ha fatto infuriare l’amministrazione di Haikou che è corsa ai ripari spiegando “che siamo una città moderna che non può tollerare cose del genere. Presto troveremo una sistemazione per Mao Lì”. Che nel frattempo continua a vivere nel “tubo”

I CIECHI POTRANNO “VEDERE” TRAMITE IL BIOSONAR, COME I PIPISTRELLI


Il sistema di eco-localizzazione, tipico di quei volatili per intercettare le prede, potrà essere utilizzato anche dagli esseri umani non vedenti. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Plos-one
La scienza sta facendo grossi passi in avanti per quanto concerne la lotta alla cecità. Una strada che si sta seguendo è quella di far utilizzare i suoni ai non vedenti per poter esplorare l’ambiente circostante. Ma ora una ricercaintroduce l’utilizzo di suoni con echi, che permettono al non vedente di poter avere un senso di profondità di ciò che lo circonda.
L’USO DEGLI ECHI COME I PIPISTRELLI – Lo studio pubblicato lo scorso 25 maggio sulla rivista Plos-one dimostra come gli uomini che hanno ascoltato l’eco, avevano l’area visiva primaria del loro cervello – nota come corteccia calcarina – più attiva. Quando i ricercatori hanno alternato suoni con echi a suoni senza echi, hanno rilevato che la corteccia calcarina dei ciechi ha risposto in base alla presenza di echi, mentre la corteccia uditiva, utilizzata per elaborare i suoni, non ha risposto o comunque di meno. I non vedenti mostrano spesso un’elaborazione del cervello riorganizzata rispetto ai vedenti.
SUONO E VISTA - Secondo il ricercatore Stephen Arnott del Rotman Research Institute diToronto e i suoi colleghi, lo studio è un primo passo nella comprensione di come il cervello elabora un’abilità che fonde apparentemente suono e vista. “Questa ricerca è interessante anche per studiare l’uso degli echi per i vedenti”, afferma Arnott.

Ricetta torta con biscotti pan di stelle



La torta pan di stelle.  Si tratta di un dolce a strati dove si alternano pan di stelle bagnati nel latte, panna e nutella. Molte persone me l’hanno chiesta, e, approfittando dell’onomastico di mio fratello golosissimo i nutella e pan di stelle, ho ceduto. Quindi, visto che non amo la torta pan di stelle, ho deciso di rendere utile queso post inserendo un paio di trucchetti che potrebbero esservi utili anche per altri dolci. Infine, nel caso decidiate di fare la torta pan di stelle, vi consiglio di usare la panna di latte o una crema chantilly e, se proprio volete strafare, potete fare i pan di stelle in casa. ;)
difficolta
Difficolta'
preparazione
Preparazione:
30 min.
persone
Persone
10

INGREDIENTI


Ingredienti: (per 10 persone)
  • 600g di pan di stelle
  • 400g di nutella
  • 500ml di panna
  • mezzolitro di latte
  • cacao amaro in polvere




PREPARAZIONE

Mettete la panna in frigo per almeno tre ore prima di montarla. Con questo caldo (ma anche in generale) è bene che mettiate in frigo anche il contenitore dove monterete la panna.
Montate la panna ben soda. Se usate la panna di latte, aggiungete un paio di cucchiai di zucchero a velo prima di montarla. 

Inzuppate i biscotti pan di stelle nel latte. Non devono diventare proprio una pappetta perchè una volta assemblata la torta pan di stelle, i biscotti continueranno ad ammorbidirsi grazie alla panna.

Fate uno strato di biscotti pan di stelle in uno stampo a cerniera del diametro di 24-26 cm. Mettete magari solo la cerniera già sul vassoio dove vorrete servire la torta pan di stelle.

Trucchetto numero uno: se siete da soli e dovete riempire la sac à poche, potete mettere la sacca in un bollilatte o in una caraffa.  Lo vidi tempo fa in tv. 

Riempite la sac à poche di panna e mettetene un terzo sui pan di stelle. Livellate con un cucchiaio.

Mettete uno strato di nutella (io ho usato sempre una sac à poche.

Coprite con uno strato di pan di stelle bagnati nel latte.

Mettete un altro strato di panna, uno di nutella e uno di pan di stelle bagnati nel latte, mettendo le stelline verso il basso.

Mettete la torta pan di stelle in frigo per almeno due ore.
Togliete la cerniera dalla torta pan dis telle e ricoprite di panna.

A questo punto trucchetto numero due: se volete fare dei disegni sulle torte che andranno poi spolverate di cacao o zucchero a velo e non avete stencil o semplicemente vi scocciate di ritargliarli su carta da forno, potete riempire dei tagliabiscotti con della carta, facendo attenzione che non ci siano spazi.

A questo punto mettete i tagliabiscotti (o delle stelline ritagliate sulla carta da forno) sulla torta pan di stelle e spolverate col cacao.

Togliete le stelline e finite di guarnire la torta pan di stelle con dei ciuffetti di panna e dei biscotti sui lati.
Fate riposare la ttorta pan di stelle un paio d’ore prima di servire. 





Tiramisù



Le origini del Tiramisù sono molto incerte perché ogni regione vorrebbe aver "inventato" questa prelibatezza: per questo motivo è nata una sorta di contesa tra Toscana, Piemonte e Veneto.
Moltissime sono le leggende legate a questo dolce a cui vennero attribuite addirittura qualità afrodisiache.
La versione ufficiala colloca la nascita del tiramisù nel XVII secolo a Siena quando alcuni pasticceri, in vista dell'arrivo del Granduca di Toscana Cosimo de Medici, decisero di preparare un dolce per celebrare la sua grandezza.
Decisero così che il dolce doveva rispecchiare la personalità del Granduca: doveva quindi essere un dolce importante e gustoso ma allo stesso tempo preparato con ingredienti semplici e, cosa importante, doveva essere estremamente goloso poiché Cosimo amava letteralmente i dolci.
Così fu realizzato il nostro Tiramisù che all'epoca era chiamato "zuppa del duca" proprio in onore di Cosimo de Medici che portò con se la ricetta a Firenze facendola conoscere in tutta Italia.
La leggenda racconta inoltre, che la zuppa del duca divenne il dolce preferito dai nobili che gli attribuivano proprietà afrodisiache ed eccitanti: da qui il nome Tiramisù. 
La versione non ufficiale, invece, narra che a inventare il Tiramisù sia stato un pasticcere torinese in onore di Camillo Benso conte di Cavour per sostenerlo nella sua difficile impresa di unificare l'Italia.
Anche il Veneto ha una sua versione in merito: sembra che il tiramisù sia stato inventato nel ristorante "el Toulà" di Treviso situato all'epoca nei pressi di una casa chiusa e servito appunto per "tirare su" .


PREPARAZIONE

Tiramisù

Per prima cosa preparate il caffè (1), tanto quanto basta per inzuppare i savoiardi, versatelo in una ciotola (2) (se volete zuccheratelo a piacere) e lasciatelo intiepidire. Montate i tuorli delle uova insieme a metà dello zucchero (3) fino ad ottenere un bel composto chiaro e cremoso (4). 
Tiramisù
Lavorate poi (non troppo a lungo) il mascarpone con uno sbattitore (o cucchiaio di legno) fino a ottenere una crema senza grumi (5) e unite sempre sbattendo, il composto di uova e zuccheropreparato in precedenza (6-7). 
Tiramisù
Montate ora gli albumi a neve con un pizzico di sale, aggiungete la restante metà dello zucchero e, con un mestolo di legno, uniteli poco alla volta e delicatamente al composto di mascarpone e tuorli (8); avrete ottenuto così la crema del tiramisù (9). 
Tiramisù
 Adagiate in un contenitore i savoiardi e iniziate ad bagnarli col caffè (10); dovranno essere ben imbevuti ma non completamente zuppi. Ricoprite i savoiardi inzuppati con uno strato di crema al mascarpone(11) livellandolo con una spatolina (12); 
Tiramisù
spolverizzate la superficie di cacao amaro in polvere (13). Disponete poi  il secondo strato di savoiardi: se i primi li avete disposti verticalmente,  questi ultimi poneteli orizzontalmente (e viceversa) (14). Ricoprireteli con la restante crema (15) che livellerete (16). 
Tiramisù
Terminata questa operazione spolverizzate con abbondante cacao amaro la superficie del vostro Tiramisù (17) e aggiungete una manciata di scaglie di cioccolato (18). Riponete in frigo per qualche ora per far compattare il dolce e... buon appetito!

CONSIGLIO

Siccome non vengono cotte, è molto importante verificare la freschezza delle uova mettendole in una bacinella piena d'acqua: se l'uovo si adagia sul fondo significa che è fresco!
Per dare un sapore un po' più deciso al vostro Tiramisù potete aggiungere al caffè un po' di liquore tipo il rum o il marsala all'uovo (quel tanto che basta per farne captare il sapore)

CURIOSITA'

Il tiramisù più grande del mondo? Facile! Quello realizzato da Claudio Tornio, un gelatiere di Vittorio Veneto trasferitosi da parecchi anni in Germania.
Le dimensioni del super-tiramisù? 110,65 metri di lunghezza, 200 kg di peso e un totale di 2000 porzioni... pancia mia fatti capanna!

GLI INGREDIENTI USATI

Il Tiramisù è un dolce estremamente calorico, i suoi ingredienti sono singolarmente dei pilastri della nutrizione, il mascarpone e le uova sono ricchi di proteine mentre il cacao e il caffè forniscono altri elementi importanti per una sana alimentazione. Attenzione alle intolleranze alimentari, le uovacontenute nel Tiramisù potrebbero creare problemi a chi ne soffre, cosi come le proteine del lattecontenute nel mascarpone potrebbero generare allergie alimentari.
Il Tiramisù è un dolce conosciuto in tutto il mondo e infatti tutte le Wikipedia mondiali hanno una pagina dedicata al tiramisù, qui quella italiana.



Ingredienti

Spaghetti alla Carbonara



Spaghetti alla Carbonara

L'origine degli spaghetti alla carbonara è alquanto combattuta: qualcuno la attribuisce ai carbonari umbri che avrebbero fatto conoscere questo piatto ai romani nel diciannovesimo secolo, qualcun altro invece sostiene che l'inventore sia Ippolito Cavalcanti, nobile napoletano che pubblicò questa ricetta in un suo libro.

Si dice anche che gli spaghetti alla carbonara nacquero durante la seconda guerra mondiale quando gli Americani portarono in grandi quantità il bacon e le uova in polvere, che facevano parte delle razioni militari; dall´estro dei cuochi romani nacque cosi questo piatto semplice e al tempo stesso molto gustoso.

INGREDIENTI

-Guanciale 150 gr
-Percorino 100gr
-Pepe (secondo i gusti)
-Spaghetti 350gr
-Uova (4 Tuorli + 1 intero)

PREPARAZIONE

Spaghetti alla Carbonara
Per preparare gli spaghetti all carbonara mettete sul fuoco una pentola contenente abbondante acquache, a bollore, salerete moderatamente, in considerazione del fatto che la pasta ha già un condimento molto sapido a base di pancetta e pecorino. Nel frattempo tagliate il guanciale in dadini o listarelle (1), mettetelo in un tegame antiaderente, senza l’aggiunta d’olio e lasciatelo sul fuoco fino a quando il grasso diventerà trasparente e leggermente croccante (2-3), quindi togliete dal fuoco e lasciate intiepidire leggermente. 
Spaghetti alla Carbonara
Sbattete intanto le uova in una ciotola (4-5) quindi unite il pecorino (6) e il pepe macinato (secondo i gusti)
Spaghetti alla Carbonara
Mescolate per bene il tutto aiutandovi con una frusta (7-8) e infine aggiungete il guanciale(9)
Spaghetti alla Carbonara
Calate la pasta (10) e, quando sarà pronta, senza saltarla sul fuoco, scolatela e versatela nella ciotola (11) e amalgamatela unitamente alla salsa precedentemente preparata (12).Servite gli spaghetti alla carbonara immediatamente e all´occorrenza aggiungete altro pecorino e pepe nero macinato.

CONSIGLIO

A seconda dei gusti è possibile sostituire il guanciale con la pancetta, meno grassa. O, per una carbonara più saporita, è possibile soffriggere il guanciale in 2 cucchiai d’olio. Le uova sbattute, inoltre, non dovrebbero mai essere unite alla pasta sul fuoco, poichè questo causerebbe la cottura delle uovaottenendo un effetto frittata: le uova devono infatti essere unite subito dopo la scolatura della pasta, cercando di evitare di farle entrare in contatto con le pentole troppo calde. La ricetta originale non prevede l´utilizzo della panna; in effetti, basta amalgamare bene il pecorino con le uova per ottenere una giusta cremosità lasciando cosi il piatto più leggero e meno calorico, ma questa, volendo, è una possibile variante da provare, come da provare è la variante che prevede l'utilizzo di metà dose dipecorino e metà dose di parmigiano grattugiati.

CURIOSITA'

La pasta prediletta dagli amanti della carbonara sono senza dubbio gli spaghetti, anche se, dato il particolare tipo di condimento molto cremoso, non sono da disdegnare altri tipi di pasta lunga, come ad esempio spaghetti alla chitarra, di sezione quadrataoppure i vermicelli, più grossi degli spaghetti, o i bucatini, con foro centrale.

CONSERVAZIONE


Mangiate gli spaghetti alla carbonara appena fatti!

Spaghetti alla CarbonaraLa pasta alla carbonara è uno dei piatti più celebrati e amati della cucina italiana. Il perfetto equilibrio fra ricchezza e cremosità, sapore e delicatezza del piatto fanno sì che non sia semplice scegliere un vino da abbinare. La cremosità dell’uovo e la tendenza dolce della pasta vanno abbinati ad un vino fresco o sapido, mentre la speziatura del pepe e gli aromi del pecorino necessitano di essere bilanciati da unvino morbido e con un gusto persistente. Infine, il guanciale, che quando è abbrustolito regala intensi aromi quasi affumicati, esclude l’abbinamento con i vini tannici, ma richiede un vino di corpo che sia in grado di supportare la ricchezza del piatto. Pertanto, vi consigliamo due abbinamenti che ben sappiamo non potranno accontentare tutti, ma l’unico modo per trovare l’abbinamento perfetto è sperimentare. Chi ama il vino rosso può provare una Bonarda dell’Oltrepò Pavese, che abbina freschezza e sapidità ad una scarsa quantità di tannino. Chi invece ama ilvino bianco può provare uno Chardonnay, ovviamente fermo e meglio se non barricato.