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venerdì 8 marzo 2013

IL PRINCIPE ABUSIVO, TUTTI I SEGRETI DEL FILM DI ALESSANDRO SIANI CHE STA SBANCANDO I BOTTEGHINI

Il principe abusivo

Da «Principe abusivo», come recita il titolo del film, a «principe del botteghino». Con il suo primo lavoro da regista, autore, sceneggiatore e attore, Alessandro Siani ha infatti sbancato i cinema italiani. Lui dice: «In un periodo di grande crisi, ho provato a fare un film che potesse distrarre il pubblico dalla quotidianità. Certo due ore spensierate sono nulla, ma l’importante è non perdere mai la voglia di sognare. E restare con i piedi per terra ma… la testa tra le nuvole». In attesa dunque di altri sogni e altri film che facciano divertire il pubblico, sopra e sotto le nuvole, Sorrisi vi svela alcune curiosità o dettagli che magari in sala vi sono sfuggiti.
Il castello bianco che compare all’inizio del film e dove vive la principessa Sarah Felberbaum è un castello della Loira, fotografato e rimaneggiato al computer. «Quelli italiani sono più austeri e meno fiabeschi» spiega la scenografa Paola Comencini. Gli ambienti e i meravigliosi saloni del castello sono invece un «collage» di stanze di palazzi di Bolzano, Merano, Roma.
Il teatro del concerto reale è il teatro civico Puccini di Merano. Il pianista suona una composizione di Umberto Scipione che ha curato la colonna sonora del film: «Ha un ritmo appositamente monotono su ispirazione “dodecafonica” per dare l’idea di un concerto soporifero».
I giardini sono quelli del Castello Rubein di Merano, un maniero del XII secolo dove si può soggiornare in suite d’epoca.
Il balcone da cui si affaccia la principessa per ascoltare le poesie di Prévert recitate da Alessandro Siani è ricostruito in uno studio di posa romano.
Camei Il medico all’interno dell’ambulanza napoletana usata come taxi da Alessandro Siani è Pippo Pelo, noto deejay di radio Kiss Kiss.
Il quartiere di Napoli dove vive il protagonista è il quartiere Stella (in particolare le vie intorno a piazzetta Stella), nel centro storico della città.
La clinica dove Alessandro Siani fa la cavia umana è il Kurhaus di Merano, un edificio liberty usato per concerti, congressi, banchetti.
Ruotolo, il traduttore dal napoletano all’italiano aulico, è l’attore Salvatore Misticone, cantante e attore napoletano, noto grazie a «Benvenuti al sud» dove interpretava il signor Scapece, contadino che parla un dialetto incomprensibile. È alto un metro e 56 centimetri.
I vestiti e i gioielli della principessa La costumista Eleonora Rella si è ispirata a Grace Kelly. Le corone sono state rifatte sul modello di quelle del tesoro monegasco e inglese. I gioielli, ovviamente, sono tutti di bigiotteria.
La divisa del ciambellano Per l’abito di Christian De Sica è stata chiesta consulenza all’Associazione Italiana Maggiordomi ed è stato studiato un tight, ossia un abito spezzato grigio, meno severo del frac.
«Indifferentemente» La canzone tormentone è un classico napoletano che racconta la fine di un amore. Fu scritta nel 1963 da Salvatore Mazzocco e Umberto Martucci e cantata da Mario Trevi e Mario Abbate. Esistono versioni di Mina, Fred Bongusto, Enzo Gragnaniello, Nino D’Angelo. Qui la canta Valentina Stella.
La foto sul comò Nella camera del ciambellano De Sica compare un ritratto in bianco e nero di Vittorio De Sica.
Il musical interpretato da Christian De Sica e Serena Autieri è «Gocce di pioggia», un brano di Burt Bacharach, ma all’inizio Alessandro Siani voleva mettere in scena «Mamma mia» degli Abba. Le coreografie sono firmate da Luca Tomassini (direttore artistico di «X Factor») con riferimenti a «Cantando sotto la pioggia» di Gene Kelly.
Christian De Sica ballerino La scena ha impiegato un giorno e mezzo di riprese. De Sica racconta: «Il tip tap lo ballo da anni, Serena Autieri lo ha imparato subito. La difficoltà è stata ballare e cantare sotto la pioggia, si scivolava e lei è pure caduta».
Il Galateo Il librone che Alessandro Siani studia per diventare un perfetto gentiluomo è «Il Galateo», scritto a metà del ’500 da Monsignor Della Casa in cui si elencano le regole di vita cortigiana, dal mangiare al vestire, al conversare.
La scena allungata Racconta l’aiuto-regista Roy Bava: «La scena della cena al ristorante doveva durare la metà, poi durante le riprese Alessandro Siani ha improvvisato e inventato talmente tante battute che ora dura il doppio».
La scena tagliata Sono state tagliate alcune scene iniziali con tre «scrocchi», ossia tre modi in cui il protagonista si guadagna da vivere a scrocco con gli amici napoletani (in una si procuravano sigarette per rivenderle sfuse una a una).