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venerdì 4 gennaio 2013

INCREDIBILE: La controfigura di Jennifer Lopez è un trans! FOTO

Chiede un autografo a Batistuta ….ma era una cambiale da 50.000 euro


 Brutto scherzo per Gabriel Omar Batistuta. L’ex attaccante della nazionale argentina e stella di Fiorentina e Roma nei giorni scorsi è rimasto vittima di una truffa. Credendo, infatti, di firmare un autografo su un foglio bianco, Batistuta abbia in realtà apposto la sua firma su una cambiale falsa di 320.000 pesos, circa 65.000 dollari. Accortosi dell’inganno, l’ex calciatore ha però potuto evitare il pagamento della cambiale falsa attraverso un’azione giudiziaria, nella quale i sospettati sono stati processati per «frode processuale tentata in concorso, con l’utilizzo documento privato falso».
Batistuta ha affermato che «a partire da un autografo concesso su un foglio in bianco sarebbe stata confezionata una cambiale a beneficio dell’accusato il cui testo è stato stampato su quella stessa carta per la somma di 320.000 pesos». Sul falso documento è rimasta quindi «la firma di Batistuta come debitore, alla quale è stato aggiunto il suo nome, il documento di identità e il domicilio», hanno spiegato gli avvocati del 43enne Batigol.
L’ex calciatore, da tempo lontano dall’Europa, è attualmente manager del Colon (club che milita nella massima serie del campionato argentino) oltre a dedicarsi al commercio agricolo nella sua provincia, Santa Fé.

Una storia incredibile a bordo di un aereo


E’ accaduto nella compagnia aerea Brasiliana TAM.
Una donna bianca di 50 anni qualcosa si è accomodata al suo posto in aereo e ha visto che il passeggero accanto a lei era un uomo nero.
Visibilmente furiosa, chiamò la hostess.
“Qual è il problema, Signora?” Le chiese la hostess.
“Non lo vedi?” Disse la Signora – “Mi è stato dato un posto accanto ad un uomo nero, non posso sedere a fianco a lui! Devi cambiarmi il posto!”.
“Per favore, si calmi..” – Disse l’hostess.
“Purtroppo, tutti i posti a sedere sono occupati, ma possiamo verificare se ce ne sono ancora alcuni”.
La hostess verifico’ e poi ritornò dalla Signora.
“Signora, come vi ho detto, non c’è alcun posto vuoto in questa classe, in economy.
Ma ho parlato con il comandante e mi ha confermato che non ci sono posti vuoti in classe economica. Abbiamo solo posti in prima classe.”
E prima che la Signora dicesse qualcosa, la hostess continuò:
“Guarda, è insolito per la nostra azienda consentire ad un passeggero di cambiare la classe economy con la prima classe. Tuttavia, date le circostanze, il comandante pensa che sarebbe uno scandalo far viaggiare un passeggero seduto accanto ad una persona sgradevole”
E rivolgendosi al nero, la hostess disse:
“Il che significa, Signore, se lei vuole, può prendere i suoi bagagli, vi abbiamo riservato un posto in prima classe…”
E tutti i passeggeri vicini, scioccati dall’aver visto questo comportamento da parte della Signora, hanno iniziato ad applaudire, alcuni anche in piedi”.
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Samsung Galaxy S3, un problema causa la morte improvvisa.


Il Samsung Galaxy S3 ha un problema di grosso spessore, infatti pare che alcuni dispositivi siano “morti improvvisamente”.
Per ora abbiamo saputo che sono parecchi i dispositi che non hanno più funzionato all’improvviso, tutte le persone che hanno segnalato tale problema hanno dichiarato di avere il terminale da circa 150/200 giorni.
Tale problema è stato reso noto sul forum di XDA-Developers, è stata aperta una discussione con 60 pagine e 600 commenti.
Il motivo per cui il Samsung Galaxy S3 muore improvvisamente, dovrebbe dipendere dalla memoeria NAND, infatti l’azienda
Non c’è alcuna differenza se il dispositivo ha un firmware ufficiale o meno.
Samsung non ha riconosciuto il problema in via ufficiale, ma le persone che hanno inviato il dispositivo “morto”, hanno dichiarato che gli addetti alla riparazione non hanno dichiarato che fosse una novità.

Importante studio inglese : Gesu usava Marjuana

Gesù è stato consumatore di cannabis e uno dei primi sostenitori delle proprietà medicinalidella droga“. Secondo uno studio americano, riportato dal Guardian, Gesù e i suoi discepoli avrebbero utilizzato il farmaco per effettuare guarigioni miracolose.




Secondo lo studio l’olio dell’unzione usato da Gesù e dai suoi discepoli conteneva un ingrediente chiamato kaneh-bosem che da allora è stato identificato come estratto di cannabis.
Bennett suggerisce quindi che gli oli usati da Gesù erano “letteralmente intrisi di questa potente miscela, anche se le persone più moderne scelgono di fumarla, ma quando i suoi principi attivi sono trasferiti in un vettore a base di olio, la cannabis può anche essere assorbita attraverso la pelle”.
Secondo un articolo di Chris Bennett nella rivista High Times, intitolato “Gesù era un fattone?”, anche l‘incenso usato da Gesù nelle cerimonie conteneva un estratto di cannabis.
“Se la cannabis è uno degli ingredienti principali di questi oli, la ricezione di questo olio è ciò che ha reso Gesù il Cristo, e i cristiani suoi seguaci, e oggi perseguitare coloro che fanno uso di cannabis potrebbe essere considerato anticristiano”, conclude Bennett.

Compra gioco di società per Halloween, dentro ci trova una lettera shock: leggila

Compra delle lapidi di polistirolo per Halloween - rigorosamente ‘made in China’ – e dentro la scatola trova un foglietto di carta a righe in cui un operaio cinese lancia un accorato appello al mondo occidentale: qui ci trattano come schiavi, siamo ai lavori forzati, aiutateci. È l’incredibile storia accaduta ad una donna dell’Oregon, Stati Uniti, che aveva acquistato l’articolo in uno dei punti vendita della catena Kmart.
L’episodio – raccontato dal giornale online The Oregonian - arriva nel momento in cui su molti media americani, compreso il New York Times, si sottolineano i progressi che in tantissime fabbriche cinesi stanno facendo sul fronte dei diritti dei lavoratori, a cominciare da quelli della famosa Foxconn in cui si producono alcuni prodotti della Apple. Ma evidentemente le condizioni di lavoro in tantissimi altri posti, come i campi di lavoro per la rieducazione, continuano ad essere molto lontani dagli standard occidentali.
Human Right Watch - a cui la lettera dell’operaio cinese è stata consegnata – non è in grado per ora di verificare la veridicità del manoscritto, anche se i responsabili confermano che le condizioni di lavoro descritte sono simili a quelle denunciate in altri campi di lavoro cinesi. E la donna che ha acquistato il gadget di Halloween – la quarantaduenne Julie Keith - si dice certa che quell’appello sia vero.
Nelle venti righe scritte a penna in un zoppicante ma comprensibile inglese (con alcuni passaggi in cinese) si spiega come il giocattolo acquistato sia stato prodotto nel campo di lavoro di Masanjia, a Shenyang, capoluogo della provincia del Liaoning, la più popolosa della Cina nord-orientale. Si specifica anche che è stato fabbricato nella unità 8 del campo.
L’appello è commovente: «Migliaia di persone che sono qui perseguitate dal governo del Partito comunista cinese vi ringrazieranno e vi ricorderanno per sempre», si legge. Nella lettera si prega infatti di inviare il testo di denuncia proprio all’associazione Human Right Watch. «La gente – scrive l’anonimo operaio che non si firma – qui è costretta a lavorare per 15 ore al giorno per 10 yuan al mese», nemmeno due dollari. E non ci sono soste per il sabato o la domenica o per qualunque festività, «pena duri richiami e severe punizioni», anche la detenzione, senza alcuna sentenza ufficiale.
I responsabili di Kmart, intanto, hanno assicurato che lavoreranno per garantire che i venditori e le fabbriche che producono merchandising per la catena aderiscano allo specifico programma della società che prevede il rispetto di regole standard per le condizioni di lavoro.

Melissa, licenziata perché ‘irresistibile’. E il giudice dà ragione al capo.


NEW YORK- Melissa Nelson lavorava come assistente in uno studio dentistico, poi il licenziamento da parte del suo datore di lavoro. «Sei irresistibile, devo licenziarti sennò il mio matrimonio potrebbe andare a rotoli», la giustificazione del suo capo.Era il 2010. Adesso la Corte Suprema dell’Iowa ha deciso che quel licenziamento era legale perché Melissa era tanto bella e attraente da rappresentare una minaccia per il matrimonio del suo datore di lavoro. La Corte Suprema dell’Iowa ha precisato che un licenziamento sulla base di queste motivazioni potrebbe non essere giusto e corretto ma non viola le norme vigenti sui diritti civili in Iowa. La sentenza della Corte Suprema.Nelson, sposata con due figli, è stata assistente di John Knight nel suo studio dentistico fino al 2010, quando è stata licenziata su richiesta della moglie di Knight che, dopo aver trovato alcuni messaggi che i due si erano scambiati, ha chiesto al marito di allontanarla. Nei messaggi – ammette la stessa moglie di Knight – non c’era allusione a un’eventuale relazione fra i due.

Spende milioni in chirurgia per essere uguale a Superman :


Forse non è nemmeno la prima volta che accade qualcosa del genere; un fan, particolarmente accanito di un personaggio di fantasia finisce col volersi trasformare nel proprio idolo non solo mascherandosi all’occorrenza, ma anche intervenendo direttamente sui proprio tratti somatici, bisturi alla mano. E’ questa la storia di Herbert Chavez che da tempo sogna di diventare Superman, a tutti gli effetti.
Herbert Chavez è un filippino di 35 anni che dal lontano 1995, quando aveva neanche 20 anni, si sottopone ad interventi di chirurgia plastica per diventare identico al suo supereroe preferito. Passando per operazioni di rinoplastica, un intervento per rendere il mento più prominente, apposite iniezioni per aumentare il volume delle labbra e impianti per rinforzare delle cosce geneticamente un po’ svantaggiate.
Una trasformazione non ancora completa, visto che l’intervento più rischioso e difficile deve ancora venire; quello per renderlo più alto che comporterà la rottura delle ossa delle gambe per più di una volta, per poi assumere delle apposite sostanze che consentiranno una maggiore calcificazione dei tessuti rigidi in fase di “riparazione” e che potrebbero alzarlo di qualche centimetro
I medici professionisti interpellato sul tema non hanno potuto fare nulla di meno che dirsi allarmati per il disordine dismorfico del corpo di Chavez e le foto che lo ritraggono nel tempo sono ormai irriconoscili rispetto a come è ora. E a come sarà, visto che non ha alcuna intenzione di smetterla con gli interventi.
sup3