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martedì 5 marzo 2013

Che cosa succede se non dormiamo abbastanza?

Stress, irritabilità e un calo della concentrazione sono le prime conseguenze del mancato riposo - Foto: © Roy McMahon/Corbis

Se l’insonnia è occasionale non dà conseguenze e una notte mal dormita si recupera facilmente già la notte seguente. I problemi sorgono se la carenza di sonno si protrae per mesi. Gli studi hanno infatti associato l’insonnia cronica a numerose malattie e a disagi psicologici.

Dallo stress al diabete
Le prime conseguenze sono stress, irritabilità e un calo nella capacità di concentrarsi sul lavoro e sulle attività quotidiane. Su periodi più lunghi, invece, la carenza di sonno influenza il metabolismo dello zucchero e predispone al diabete di tipo due; inoltre, specie se è dovuta alle apnee notturne, aumenta il rischio di aritmie cardiache, aterosclerosi e ipertensione. Nel cervello, il mancato riposo influenza l’ipotalamo e i centri che regolano la sensazione di fame e sazietà, inducendo a mangiare di più e favorendo l’obesità. Alcune ricerche hanno infine associato l’insonnia alla depressione.


Dormi abbastanza? La risposta è nella tua saliva

Sapevate che il nostro bisogno di riposo si può scoprire analizzando la saliva? Nel nostro futuro esisteranno test che misurano la sonnolenza e cure per chi soffre d’insonnia

Dormi abbastanza? La risposta è nella tua saliva
Sapevate che il nostro bisogno di riposo si può scoprire analizzando la saliva? Nel nostro futuro esisteranno test che misurano la sonnolenza e cure per chi soffre d’insonnia.

Non mostrare di essere assonnati di fronte ad un noioso interlocutore è già abbastanza difficile: sbadigliare a volte è proprio inevitabile! Come se non bastasse, è stato recentemente dimostrato che il nostro grado di stanchezza si può misurare dalla saliva. Più siamo spossati, infatti, più aumenta la concentrazione di un enzima, chiamato amilase.

Esami del s…onno 
Questa scoperta potrebbe risultare utilissima per ideare test capaci di misurare il livello di sonnolenza di quanti praticano professioni di responsabilità e in orari non regolari, come i piloti o i medici, potrebbe aiutare chi soffre d’insonnia a ritrovare il riposo, e permetterci di capire quando siamo troppo stressati: l’amilase, infatti, è strettamente collegata alla nostra salute psicofisica.
Autore di questa scoperta è Paul Shaw, della Washington University School of Medicine di St. Louis, Missouri. Egli ha compiuto una prima fase di esperimenti sulle mosche sottoposte alla privazione di sonno, identificando l’enzima e il suo incremento. Quindi ha ripetuto la stessa prova sull’uomo, ricevendone la conferma.

Dimmi quanto dormi e ti dirò chi sei 
Studi più approfonditi andranno ancora compiuti, perché la soglia della sonnolenza varia da persona a persona. Potrebbero infatti esistere altre sostanze ancora più strettamente collegate a questa funzione biologica.
Per la realizzazione di test istantanei attendibili, destinati per esempio a chi guida, è ancora però troppo presto: possiamo dormire sonni tranquilli… 

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