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lunedì 3 settembre 2012

Mal di testa: strategie per vincerlo

Il mal di testa è uno dei disturbi più fastidiosi che affliggono comunemente le persone: ne esistono di molti tipi e per una piccola parte degli italiani (si parla di circa sette milioni) è una condizione assai frequente o addirittura abituale. Per le considerazioni generali su questa patologia si rimanda all'articolo introduttivo sulle cefalee. In questo articolo si affronta invece una questione più pratica: quali strategie attuare per vincere questo problema? Esiste un metodo per affrontare il mal di testa ed eliminarlo dalla nostra vita? Occorre farsi alcune domande e, in base alle risposte, fare le scelte opportune. 
Individuazione del tipo di mal di testa - Quale mal di testa ci affligge? Gli esperti ne hanno codificati almeno 150, ma fortunatamente sono riconducibili a 12 tipi diversi. In particolare, tre tipologie sono le più frequenti. Distinguere se il proprio mal di testa è uno di questi tre è il primo passo del metodo anti-cefalea. In quale dei tre casi vi riconoscete? 

Tipo di mal di testaOrgani colpitiLivello di doloreDurata dell'attacco
Cefalea a grappoloOcchio, zigomo e tempiaMolto intensoBreve (da 15 minuti a 3 ore)
Cefalea tensivaTutta la fronte o la testaPiù o meno intenso, con sensazione di oppressione del cranioDa mezz'ora a una settimana
EmicraniaSolo un lato della testaDolore di intensità variabile, di tipo pulsante, con possibili nausea, vomito, intolleranza a luce e rumoriDa 4 a 72 ore, con tendenza a ricorrere nel tempo a intervalli diversi (ogni mese, ogni tre-sei mesi, ogni settimana)

cefaleaLa cefalea a grappolo colpisce di più gli uomini (nel 75% dei casi), mentre l'emicrania è quasi esclusivamente femminile. Sulle cause la medicina non ha ancora fatto chiarezza: si sa che alcune forme di cefalea tensiva possono dipendere da un'eccessiva contrazione dei muscoli del collo o dalla masticazione. L'emicrania invece può essere causata dalla dilatazione repentina dei vasi sanguigni del capo. Nel caso i sintomi non fossero chiari e/o non riconducibili a queste tipologie fondamentali, occorre rivolgersi a uno specialista, dopo aver indagato ulteriormente sulla frequenza del disturbo (punto successivo).
Individuazione della frequenza del disturbo - Se il mal di testa è un disturbo che ci affligge raramente, il metodo anti-cefalea può essere semplicemente sintomatico, ovvero ricorrere al principio attivo più adatto (e quindi alla "pillola giusta") per risolvere il problema sporadico. Se invece il problema ricorre nel tempo, ha senso tenere un diario in cui annotare la data dell'attacco, la durata, i sintomi e le possibili cause identificate (anche se approssimative o solo ipotetiche, come fonti di stress, un'arrabbiatura, un viaggio, alterazioni del sonno, uno sforzo fisico o psichico intensi) Il diario può essere analizzato da un medico esperto (importante rivolgersi a uno specialista) per fare una diagnosi corretta.
Scelta del principio attivo e del rimedio farmacologico - Spesso a fronte di un mal di testa si è portati al rimedio auto-prescritto (il fai-da-te). Molti dei farmaci contro il mal di testa fanno parte di quelle categorie di farmaci per automedicazione, per le quali non c'è bisogno di alcuna prescrizione medica. Non sempre però il farmaco allevia i sintomi ed è importante quindi valutare l'efficacia del rimedio adottato. In particolare, il rimedio è quello adatto se sussistono gran parte di queste condizioni:
  • Il dolore scompare entro due ore dall'assunzione?
  • Entro due ore successive all'assunzione, il dolore decresce al punto da permettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane (lavoro, guida dell'automobile, divertimento, sport)?
  • Entro due ore successive all'assunzione, il dolore decresce al punto tale da far sì che si riescano a programmare con serenità ulteriori impegni successivi?
  • Nel caso di attacchi frequenti dai medesimi sintomi, il farmaco assunto funziona sempre o nella quasi totalitàdei casi?
Se le risposte affermative sono almeno tre, il farmaco scelto è adatto al tipo di mal di testa che ci affligge. In caso contrario occorre cambiare medicina, in quanto i principi attivi che funzionano sono diversi a seconda del tipo di mal di testa. In particolare si usano:
  • analgesici e antinfiammatori per la cefalea tensiva e l'emicrania con un livello di dolore non eccessivo. I principi attivi sono: paracetamolo, ibuprofene, naprossene sodico, acido acetilsalicilico, indometacina. Quest'ultima, in particolare, essendo anche un vasocostrittore, contrasta efficacemente le emicranie dovute all'espansione dei vasi sanguigni;
  • triptani per cefalea a grappolo ed emicranie di medio-alta intensità del dolore. I principi attivi per questa classe agiscono direttamente sull'attività nervosa influenzando i livelli di serotonina. Il più comune è il sumatriptan, accanto ad altre varianti, come il rizatriptan, almotriptan e frovatriptan;
  • miorilassanti e tranquillanti per la cefalea tensiva causata da un'eccessiva contrazione dei muscoli del collo o da altre patologie con alto livello di ansia. In questo caso però è necessario individuare esattamente la causa della cefalea. Inoltre sono tipi di farmaci per i quali la prescrizione medica è d'obbligo a causa dei notevoli effetti collaterali.
emicraniaStrategia preventiva - Gli attacchi frequenti e ripetuti nel tempo, si possono anticipare con una strategia preventiva, che non interviene quindi a sintomi già percepiti dal malato, ma il giorno prima (ammesso di riuscire a stimare la frequenza e anticipare il mal di testa). Per attuare una strategia preventiva però occorre rivolgersi a un esperto per identificare esattamente il tipo di cefalea, individuare le cause più probabili per stabilire quali principi utilizzare. In particolare si possono usare farmaci che agiscono sui livelli della serotonina (antagonisti di serotonina), su quelli di adrenalina (betabloccanti e calcioantagonisti), farmaci antidepressivi (nel caso il mal di testa sia solo un sintomo di una patologia depressiva o del comportamento) e antiepilettici, come il nuovo principio attivo denominato topiramato, efficace contro l'epilessia, ma anche in alcuni tipi di emicrania. Tutti i farmaci utilizzati nella strategia preventiva sono da assumersi su ricetta del medico e sotto lo stretto controllo dello specialista e sono quindi da consigliare solo nel caso in cui il mal di testa sia effettivamente un problema invalidante.
Rimedi non farmacologici  o mirati - Esistono alcuni tipi di mal di testa per i quali, grazie alla loro peculiarità (situazioni o momenti particolari), è molto facile diagnosticare la causa e, conseguentemente, rimuoverli con rimedi non farmacologici oppure con farmaci mirati.
Mal di testa legati al sesso del paziente - Tra le donne, il mal di testa può comparire nei giorni appena precedenti il ciclo (o all'inizio del primo giorno). La causa è di tipo ormonale e può essere risolta, dopo aver effettuato un corretto dosaggio ormonale con alcuni esami del sangue, in vari modi: con la somministrazione di triptani, della pillola anticoncezionale o di una integrazione a base di magnesio. Per gli uomini, il mal di testa può comparire dopo l'orgasmo, e può durare da pochi minuti fino a tre ore. La causa è di tipo ormonale e può essere curata da betabloccanti inibitori di adrenalina.
Mal di testa da cambio di ritmo - Se lo stacco tra la vita lavorativa e il fine settimana è troppo brusco, il calo di tensione provoca il cosiddetto mal di testa del week-end. Il principio attivo farmacologico in questo caso sono i triptani. Quello non farmacologico (consigliato!) consiste nel rivalutare la propria esistenza e capire il giusto valore da dare al lavoro e al proprio tempo libero, adottando stili di vita più equilibrati (per esempio non variando il ritmo del sonno tra i giorni lavorativi e il week end). Nel caso di cefalea ipnica, che compare alla sera o di notte, sono efficaci i vasocostrittori, come il semplice caffè (ammesso poi di riuscire a dormire a causa della caffeina!).
Mal di testa da eccessi - Qui la cura è molto semplice: evitare gli eccessi (o accettare il mal di testa come conseguenza logica o punizione!). I due eccessi più comuni sono l'abuso di alcol (mal di testa da sbornia) e di cibo (la classicaabbuffata). Nel primo caso è utile bere molta acqua e assumere blandi sedativi come la benzodiazepina. Il cibo può essere causa di mal di testa non solo per la quantità, ma anche per la presenza di particolari sostanze. Per esempio, il glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità, additivo ammesso dalla Comunità europea con la sigla E621, può causare un tipo di cefalea chiamata sindrome cinese, in quanto è un ingrediente tipico della cucina cinese. Lo stesso effetto può essere causato da conservanti come nitriti e nitrati. Da notare che la dieta italiana esclude decisamente questi additivi dall'elenco di additivi ammessi, e non solo per la loro possibile causa di cefalea. Nel caso di cefalea indotta da eccesso da cibo i principi attivi più efficaci sono gli antinfiammatori.

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