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martedì 18 settembre 2012

Samsung frena sul Galaxy S IV: non subito


L'onda derivante dal rilascio di iPhone 5 è ben lungi dall'essersi esaurita e Samsung, che nel frattempo ha lanciato una originale quanto discutibile campagna comparativa che vede protagonisti il suo Galaxy S III e l'ultima incarnazione del melafonino,sembra più che mai intenzionata a non lasciare che tutti i riflettori restino puntati sulla casa di Cupertino e la sua creazione.
Dopo l'ormai famoso, anche se recentissimo slogan “it doesn't take a genius” (non occorre essere un genio), sottintendendo la prosecuzione della frase, vale a dire “per capire qual'è il migliore tra i due”, la casa coreana torna, o, meglio continua, a far parlare di sé.
Questa volta è il turno del Galaxy S IV, presunta evoluzione dell'attuale S III e per il quale, secondo alcune indiscrezioni, si starebbe spingendo sull'acceleratore per abbreviarne i collaudi, in modo da essere rilasciato prima possibile ed iniziare quasi da subito a contrastare l'acerrimo rivale.
Ma, come spesso accade in simili frangenti, dal momento che nel bene o nel male, l'importante è che se ne parli, Samsung raggiunge l'obiettivo senza muovere un dito, se non per smentire, per mezzo del profilo ufficiale Twitter della compagnia, ogni voce su un imminente arrivo di Galaxy  S IV.
Forte dell'aver messo fianco a fianco le caratteristiche tecniche del suo attuale top di gamma per il settore smartphone (l'S III appunto) con quelle del concorrente, da dove si evince che il prodotto orientale sarebbe migliore (e non poteva essere altrimenti, dal momento che si tratta di un documento smaccatamente di parte), Samsung tenta la carta del disturbo alla rivale, con la speranza che una scheda tecnica valga più del blasone che la sua competitor per antonomasia può aver ulteriormente acquisito con l'ultimo rilascio.
L'impressione è però che il Galaxy S IV di Samsung non si farà attendere per molto; l'attesa che ha generato è parecchi ed un eventuale procrastinazione all'infinito del prodotto potrebbe rivelarsi un pericoloso boomerang a livello di immagine,l un passo falso che i big del settore non si possono permettere”.

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