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giovedì 13 settembre 2012

GAY E DISABILE? “VIA DALLA PISCINA!”


In Kentucky è già mobilitazione.
Due uomini gay e affetti da disabilità “fisiche e cognitive” sono stati cacciati da una piscina pubblica negli Usa, stato del Kentucky: la storia la racconta il media RawStory, menzionando anche la già larga mobilitazione che le associazioni per la tutela dei diritti dei soggetti LGBT stanno promuovendo. “Metteremo in piedi una protesta nonviolenta”, dicono ora.
FUORI DALLA PISCINA – E c’è da scommettere che l’appello alla mobilitazione non cadrà nel vuoto, se è vero che a giustificazione di una tale cacciata è stata invocata, dallo staff della struttura pubblica, addirittura la Bibbia.
Un tecnico della manutenzione avrebbe citato la Bibbia nel dire agli uomini che non potevano nuotare al Pavillon, una struttura ricreativa finanziata dal governo ad Hazard, nel Kentucky. “Questo posto è nostro e possiamo dirti di andare via se vogliamo”, è stato detto alla coppia, secondo la Kentucky Equality Foundation. “Lo staff del Pavillon è entrato nell’area della piscina e ha chiesto ai miei clienti e al loro staff di lasciare il Pavillon. Il mio staff ha chiesto al personale il motivo, e gli è stato risposto che ai “gay” non era concesso di nuotare in piscina.
Sembra davvero, però, che l’intera vicenda derivi dall’autonoma iniziativa di uno dei tecnici che con ogni probabilità ha deciso di passare una mattinata discriminando soggetti indifesi e per lo più anche affetti da disabilità.
LA BIBBIA – Almeno, questo è quanto si apprende dalle notizie.
“L’uomo diceva di star facendo qualcosa che la Bibbia prescriveva, e che dunque poteva di certo fare. Abbiamo continuato a litigare con l’uomo, ma alla fine siamo stati costretti ad andare via. I miei clienti, che già si erano dovuti sentire ridicolizzati e discriminati, hanno dovuto lasciare la città piangendo ed imbarazzati per aver cercato di partecipare ad attività “normali” che tutti i giorni le persone “normali” possono fare. Il che è oltraggioso”.
Gli argomenti legali che il team di difesa si appresta a schierare rischiano di essere più che convincenti. La piscina è infatti pubblica, “pagata con i soldi delle tasse”, e i giudici americani sono molto poco proni a sopportare discriminazioni in, appunto, strutture finanziate dallo Stato. Inoltre il Kentucky, governato da un esponente democratico, si è distinto per la lotta all’omofobia.
Se non dovessero arrivare scuse o azioni correttive, ci rivolgeremo al governatore Beshear perché venga rescisso il finanziamento al Pavillon e alla città di Hazard, nello spirito del suo ordine esecutivo che proibiva la discriminazione dei soggetti LGBTI nella giurisdizione del Kentucky.

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