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venerdì 29 marzo 2013

Ondata di spam sta rallentando la rete globale

Uno dei più grandi attacchi al web della storia, che sta mettendo in seria difficoltà la rete, congestionata come non mai da una vera e propria invasione di spam. E' l'allarme del New York Times. Alla base dei disguidi per milioni di internauti c'è lo scontro tra un gruppo che si occupa di combattere gli spam e un provider olandese.

Sull'attacco in corso la polizia di cinque continenti sta indagando. Lo scontro all'origine dell'attacco e' fra la l'organizzazione no profit Spamhaus e la societa' olandese di hosting Cyberbunker, che deve il suo nome al proprio quartier generale, un ex bunker della Nato. Spamhaus, il cui obiettivo e' quello di aiutare i provider a filtrare spam e contenuti indesiderati, ha di recente inserito Cyberbunker nella sua lista nera, che include server usati per scopi non proprio chiari. 

Cyberbunker critica la decisione e afferma di ospitare qualsiasi servizio, eccetto quelli "pedopornografici e legati al terrorismo". Da questo braccio di ferro sono partiti gli attacchi: il primo - denuncia Spamhaus - il 19 marzo scorso, inondando - come tutti i successivi - i server di Spamhaus con centinaia di Distributed denial of service, cioe' risposte a richieste false inviate dal sito che si vuole mettere in condizione di non operare.


Navigatori (in una foto d'archivio)

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