Batistuta ha affermato che «a partire da un autografo concesso su un foglio in bianco sarebbe stata confezionata una cambiale a beneficio dell’accusato il cui testo è stato stampato su quella stessa carta per la somma di 320.000 pesos». Sul falso documento è rimasta quindi «la firma di Batistuta come debitore, alla quale è stato aggiunto il suo nome, il documento di identità e il domicilio», hanno spiegato gli avvocati del 43enne Batigol.
L’ex calciatore, da tempo lontano dall’Europa, è attualmente manager del Colon (club che milita nella massima serie del campionato argentino) oltre a dedicarsi al commercio agricolo nella sua provincia, Santa Fé.
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