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domenica 9 settembre 2012
Khem Karan Koli: gonfia i palloncini con le orecchie
Uttar Pradesh - India
Si chiama Khem Karan Koli, è indiano, e si sta facendo conoscere nel mondo grazie ad una sua incredibile capacità: gonfiare i palloncini con le orecchie.
Si chiama Khem Karan Koli, è indiano, e si sta facendo conoscere nel mondo grazie ad una sua incredibile capacità: gonfiare i palloncini con le orecchie.
Per ora la sua capacità viene messa in mostra alle feste dei bambini dello stato indiano dell'Uttar Pradesh ma sembra che il funambolico gonfiatore voglia far diventare la sua abilità un business di livello mondiale.
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Uomo si lascia sfigurare da un tumore per fede
Lisbona - Portogallo
Jose Mestre, 51 enne, non è un mostro, ma il risultato di un tumore alla faccia non curato per anni a causa di una convinzione religiosa: è un testimone di Geova. Il tumore è apparso sul suo viso durate l’adolescenza.
La massa tumorale l’ha reso cieco da un occhio, gli impedisce di mangiare normalmente e sta occludendo le vie aeree: uno dei più noti chirurghi facciali della Gran Bretagna ha proposto un trattamento.
I medici, malgrado le apparenze, si dicono fiduciosi sulla buona riuscita dell’intervento che dovrebbe asportare l’ 80% circa del tumore.
Mestre ha accettato questo intervento in quanto un chirurgo gli ha proposto di impiegare una nuova tecnica che impiega gli ultrasuoni per coagulare il sangue prima dell’operazione, evitando così un’igente perdita di sangue e successiva trasfusione di sangue, quest’ultima vietata dal credo religioso.
Per evitare una trasfusione, Jose Mestre ha permesso ad un tumore apparso sul viso durante l’adolescenza di crescere: ora questo misura quasi 40 cm e l’ha completamente sfigurato.
Cari lettori, guardate il video di Jose Mestre, avreste mai seguito il vostro credo religioso fino a questo punto?.
Festa in Giappone: una volta all’anno si venera un pene gigante
Kawasaki - Giappone
Nella città di Kawasaki in Giappone si celebra ogni anno la festa del”Kanamara Matsuri”. L’origine di questo evento che vede decine di persone venerare per le strade della città un enorme fallo ha un’origine antichissima che risale all’epoca Edo (1603-1867).
Nella città di Kawasaki in Giappone si celebra ogni anno la festa del”Kanamara Matsuri”. L’origine di questo evento che vede decine di persone venerare per le strade della città un enorme fallo ha un’origine antichissima che risale all’epoca Edo (1603-1867).
La leggenda racconta che “vi era una ragazza posseduta da un demone, che si era infilato nella sua vagina. Esso mordeva il pene dei giovani che provavano a possederla, castrandoli. Ma un bel giorno un fabbro ebbe un’idea: costruì un grosso fallo d’acciaio, con cui penetrò la giovane, riuscendo finalmente a sconfiggere lo spirito maligno. A ricordo di questa impresa fu costruito un tempio shintoista, in cui era venerato proprio il fallo di metallo”.
“Il tempio in questione – spiega ancora ‘We Love Tokyo’ – è lo Wakamiya Hachimangu di Kawasaki, meglio conosciuto come ‘Kanamara Jinjya’. Qui, ogni primavera, viene celebrato il festival detto “Kanamara Matsuri”, la cui data varia di anno in anno”. La cadenza della festa è variabile un po’ come accade da noi per la Pasqua. Di solito il “Kanamara Matsuri” capita di domenica.
“Il Matsuri – continua la community – ha le sue radici nell’epoca Edo”. In questo momento storico le “prostitute usavano recarsi al tempio per pregare sia per l’incremento dei loro guadagni, sia per prevenire le malattie veneree come la sifilide, che all’epoca era molto temuta. Oggi il principale motivo del festival è pregare per il concepimento di un figlio, mentre la preoccupazione per la sifilide è stata sostituita da quella per l’Aids”.
“Il culmine della festa però, – conclude ‘We Love Tokyo’ - viene raggiunto quando parte la processione, presieduta da un prete shintoista, di cui è protagonista – manco a dirlo – un grosso pene nero, che viene trasportato in giro per le strade della città sopra a un baldacchino (omikoshi). Naturalmente i festeggiamenti proseguono per tutto il giorno, con danze, canti e cibo”.
Cina, bimbo salvato dalle sue orecchie a sventola
Cina
Quella che vi stiamo raccontando è una storia della serie “tutto è bene ciò che finisce bene”.
Un bambino in Cina si è salvato dalla morte quasi certa cadendo da un palazzo di otto piani, grazie alla sua testa rimasta, per fortuna, incastrata nella ringhiera di un balconcino.
Quella che vi stiamo raccontando è una storia della serie “tutto è bene ciò che finisce bene”.
Un bambino in Cina si è salvato dalla morte quasi certa cadendo da un palazzo di otto piani, grazie alla sua testa rimasta, per fortuna, incastrata nella ringhiera di un balconcino.
E’ rimasto in sospeso per un paio di ore, in alto sopra la strada, tra il terrore dei passanti giù in basso che udivano le urla del povero bambino.
I servizi di emergenza si sono precipitati per salvarlo, preoccupati che il peso del suo corpo potesse alla fine farlo scivolare attraverso le sbarre o indurlo a soffocare.
Hanno usato un espansore di pressione idraulica per forzare le sbarre mentre sollevavano il bambino Ming Ming nell’appartamento della sua famiglia.
Una grande folla, raccolta nella strada sottostante, alla fine ha esultato per il salvataggio.
La madre alla fine dichiarerà che il bambino si era sporto dala finestra, mentre era alla ricerca del nonno, che l’aveva lasciato mentre dormiva per fare una commissione.
Wang Shen portavoce dei vigili del fuoco ha affermato che si è trattato di un vero e proprio miracolo, “Avrebbe potuto cadere al suolo, o morire soffocato, in qualsiasi momento.”
I servizi di emergenza si sono precipitati per salvarlo, preoccupati che il peso del suo corpo potesse alla fine farlo scivolare attraverso le sbarre o indurlo a soffocare.
Hanno usato un espansore di pressione idraulica per forzare le sbarre mentre sollevavano il bambino Ming Ming nell’appartamento della sua famiglia.
Una grande folla, raccolta nella strada sottostante, alla fine ha esultato per il salvataggio.
La madre alla fine dichiarerà che il bambino si era sporto dala finestra, mentre era alla ricerca del nonno, che l’aveva lasciato mentre dormiva per fare una commissione.
Wang Shen portavoce dei vigili del fuoco ha affermato che si è trattato di un vero e proprio miracolo, “Avrebbe potuto cadere al suolo, o morire soffocato, in qualsiasi momento.”
Il miracolo di Chase, nato senza cervelletto e dato per spacciato alla nascita
New York - Stati Uniti
Un bambino americano è nato senza il cervelletto e senza altre parti del cervello fondamentali per attività vitali come il dormire e il respirare.
Un bambino americano è nato senza il cervelletto e senza altre parti del cervello fondamentali per attività vitali come il dormire e il respirare.
Nel 2008 un altro figlio, Trey, è nato prematuro di 11 settimane e ci si aspettava che morisse da un giorno all'altro. Il giorno stesso in cui è nato, è stato subito messo in lista d'attesa per un trapianto di fegato. Prima di spegnersi è sopravvissuto sei settimane. Anche Chase è nato prematuro e secondo i medici doveva essere cieco. Quando aveva un anno i dottori gli hanno fatto una risonanza magnetica, e hanno scoperto che gli mancava il cervelletto, cioè la parte del cervello che controlla la capacità motoria, l'equilibrio e le emozioni.
Cellulare diventa essere umano in miniatura
Giappone
Il telefonino diventa un essere umano in miniatura. Ha le sembianze di un umanoide, e una consistenza che al tatto ricorda la pelle, il prototipo costruito in Giappone, con l'obiettivo di far sentire più vicina la persona con cui si sta parlando, magari un partner dall'altro capo del mondo.
Il telefonino diventa un essere umano in miniatura. Ha le sembianze di un umanoide, e una consistenza che al tatto ricorda la pelle, il prototipo costruito in Giappone, con l'obiettivo di far sentire più vicina la persona con cui si sta parlando, magari un partner dall'altro capo del mondo.
Il prototipo, di colore bianco, è poco più grande del palmo di una mano, ha un microfono inserito nella testa dell'omino e il petto che diventa blu quando lo si utilizza e rosso se l'apparecchio è in stand by.
Non c'è alcun display con i numeri e non è ancora chiaro come potrà essere utilizzato per telefonare. Ma i ricercatori che lo hanno sviluppato - un consorzio di cui fa parte, oltre all'Atr, anche l'università di Osaka - sperano di aggiungere funzioni sempre più sofisticate come i comandi vocali e le immagini e di lanciarlo sul mercato nel giro di 5 anni.
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