Translate

venerdì 5 ottobre 2012

Ragazza mangia capelli a scuola: medici le asportano una palla di pelo di due chili dallo stomaco

Ragazza mangia capelli a scuola: medici le asportano una palla di pelo di due chili dallo stomaco
Incredibile notizia dall'India

Ragazza mangia capelli a scuola: medici le asportano una palla di pelo di due chili dallo stomaco

Da giorni non riusciva più a bere e a mangiare, tanto che si era dovuta recare in ospedale per capire cosa le stesse accadendo.
I dottori, preoccupati per una massa identificata con una radiografia, l'hanno operata, asportandole una "palla di pelo" dal peso di quasi due chili. L'incredibile notizia, riportata dal Daily Mail, ha una sua semplice spiegazione: la ragazza, un'indiana di 19 anni, aveva il "vizio" di mangiarsi i capelli e i gessetti durante le ore di lezione a scuola.Adesso la giovane sta bene, ma i medici sono stati categorici: dovrà cambiare "dieta"!
capelli-stomaco-2


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/strano-ma-web/ragazza-mangia-capelli-palla-pelo-stomaco.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930


Potrebbe interessarti:http://www.today.it/strano-ma-web/ragazza-mangia-capelli-palla-pelo-stomaco.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

La più bella proposta di matrimonio di sempre... a Venezia: guarda il video „ La più bella proposta di matrimonio di sempre... a Venezia: guarda il video

La più bella proposta di matrimonio di sempre... a Venezia: guarda il video





Potrebbe interessarti:http://www.today.it/strano-ma-web/proposta-matrimonio-venezia-video.html
Leggi le altre notizie su:http://www.today.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169857930

La paralisi del sonno


La paralisi del sonno (nota anche come paralisi ipnagogica) è un "sistema di sicurezza" sviluppato nel corso dell'evoluzione, che agisce paralizzando l'individuo sognante, e quindi in fase REM, impedendogli in questo modo di svolgere inconsciamente azioni di carattere motorio, come reazioni al contesto sognato. Tale paralisi interessa la maggior parte dei muscoli, specialmente quelli legati alla locomozione e alla vocalizzazione, mentre invece, non ne risultano coinvolti i muscoli legati alle funzioni vitali di base (cuore, muscoli che contribuiscono alla respirazione), né quelli che riguardano i movimenti oculari.
Tale fenomeno, per quanto naturale, può rientrare nella casistica dei disturbi del sonno se accompagnato da altri sintomi quali sonnolenza diurna, cataplessia, allucinazioni ipnagogiche, venendo in questo caso inquadrato nella sintomatologia propria della narcolessia
Per i motivi sopracitati, possiamo affermare con certezza che la paralisi del sonno avviene ad ogni REM, anche se tendiamo a non accorgercene in quanto, al momento del suo arrivo la mente è già "scollegata" dal corpo, nel senso che abbiamo già abbandonato lo stato di consapevolezza della veglia.
Le paralisi del sonno sono un fenomeno molto noto fra gli onironauti, in quanto passaggio quasi obbligato nel caso in cui ci si appresti a raggiungere la lucidità utilizzandotecniche di induzione di tipo WILD. L'idea alla base di tale proposito è quella di rimanere pienamente coscienti mentre il corpo si addormenta "pensando" che la mente sia già disconnessa, e, permettendoci in questo modo di assistere in "in diretta" al completamento di tale processo.
Quando la paralisi REM inizia ad avere luogo nel nostro corpo, quello che si prova è un formicolio e un generale torpore che partono dalle gambe, facendosi strada lungo il bacino, le braccia e salendo man mano fino alla testa. Se la paralisi è totale, saremo in grado di muovere solo la faccia, gli occhi, seppure saremo comunque sempre in grado di controllare la respirazione. Chi non ha mai provato questa sensazione potrebbe risultarne spaventato, in quanto la sgradevole sensazione di essere paralizzati e il contemporaneo cambio di attenzione fanno si che il soggetto sia sottoposto a sensazioni del tutto nuove.
Le sensazioni tattili, di cui sopra, sono accompagnate da altre di tipo uditivo, ed in questo senso all'avanzare della paralisi si possono associare forti ronzii (come il suono della consonante "V", ma prolungato) e un rumore molto simile a quello prodotto dal vento sulle orecchie quando si è in moto, o all'interferenza della radio quando non si riesce a prendere le stazioni, o ancora al vociare indistinto delle folle. Questi disturbi uditivi sono passeggeri, e il constatare la loro intensità è un modo per capire a quale livello di paralisi ci si trovi, senza muoversi.
Il corpo e la mente utilizzano dei protocolli di comunicazione, per scambiarsi dati circa lo stato attuale di consapevolezza, che una volta imparati possono essere utilizzati a nostro vantaggio per "ingannare il corpo" e mandarlo in paralisi. Tali protocolli sono costituiti da delle richieste del corpo inviate alla mente, da un feedback positivo o negativo da parte di quest'ultima, e dalla conseguente azione del corpo. Il "rigirarsi nel letto" è uno di questi protocolli. Il corpo chiede alla mente di eseguire questo movimento, e fino a quando la mente conscia risponde a questa richiesta, il corpo rimanda la paralisi. Se il corpo non riceve nessuna risposta, questi decifrerà l'informazione considerando la mente come dormiente e reagendo a questo feedback iniziando a paralizzare il corpo. Un altro protocollo è quello dei movimenti degli occhi. Senza accorgercene quando andiamo a letto siamo soliti muovere gli occhi sotto le palpebre, fino a quando non ci addormentiamo. Ci si renderà conto che decidere di tenerli fermi volontariamente è molto difficile, ma una volta imparato, anche questo segnale verrà decifrato dal corpo come un "OK" per avviare il processo di paralisi.
Applicare delle tecniche di rilassamento prima tentare le WILD è un ottimo modo per fare si che le richieste di "test" del corpo alla mente siano più deboli, risultando così più facili da ignorare.

Completare le paralisi incomplete

Può capitare che per quanto la paralisi abbia avuto luogo, essa non si porti a compimento, rimanendo "a metà". Esistono due modi per cercare di completarla: il primo è respirare deliberatamente in modo lento, essendo anche questo, per il protocollo di cui sopra, interpretato come un segno di mente dormiente. Il secondo è comportarsi come se si fosse paralizzati. Se si avverte che ad esempio la paralisi alle gambe non è completa, ma comunque in atto, stimolare i muscoli delle gambe con delle contrazioni tali da mettere il muscolo in tensione per brevi attimi ma senza muoverlo farà credere al corpo che l'individuo stia sognando, mettendo quella parte in paralisi totale.

Come usare Excel



Excel

Per fare dei calcoli (tenere i conti ad esempio della spesa di casa o qualsiasi altre spese ci interessi tenere sotto controllo) generalmente si usa il programma chiamato Excel.
I documenti scritti e salvati con Excel si riconoscono dalla loro estensione (.xls) infatti il nome attribuito da noi sarà seguito da .xls
PER APRIRE UNA NUOVA PAGINA DI EXCEL
Cliccare col mouse sul pulsante "Start" che si trova in fondo al nostro schermo;
Cliccare sull'icona "Microsoft Excel"  (se non fosse presente prima cliccare su "Tutti i Programmi" e quindi dovrebbe comparire anche l'icona "Microsoft Excel" (rappresentata da una X di colore verde) cliccarci sopra e si aprirà una pagina vuota di Excel dove potremo scrivere tutto ciò che vogliamo e preparare un foglio di calcolo per i nostri conti.
Quindi mani sulla tastiera del nostro computer e cominciamo a scrivere il nostro elenco ad esempio di spese sul foglio vuoto di Excel..
La pagina vuota di Excel si presenterà così:
Come si può vedere il foglio di Excel è composto da una griglia.
In ogni casella possiamo scrivere la voce di spesa e il relativo importo importante è scrivere l'importo nella casella accanto e non sulla stessa della descrizione, così Excel lo riconosce come numero e non come testo e può eseguire le operazioni matematiche che ci interessano.
Cliccando sull'icona che rappresenta il simbolo dell'euro il nostro importo verrà scritto con davanti il simbolo della moneta, in questo caso appunto l'euro, ed in automatico si aggiusteranno i nostri decimali: per variare gli importi tutti insieme e non uno per volta andare col mouse sulla casella che contiene il primo numero interessato, cliccare col tasto sinistro del nostro mouse  e sempre tenendolo premuto raggiungere l'ultima casella che contiene il numero che ci interessa, a questo punto possiamo rilasciare il mouse, la colonna di numeri risulterà evidenziata, come potete vedere nella figura sotto, non spaventatevi non rimarrà così,  cliccare (sulla barra sopra) l'icona che rappresenta il simbolo dell'Euro  il simbolo € apparirà davanti alla nostra cifra, quindi cliccare su una cella qualsiasi del nostro foglio di excel,  la parte evidenziata ritornerà normale.
Per ottenere la somma delle nostre cifre e scoprire quanto abbiamo speso nella settimana cliccare prima di tutto sulla cella vuota sotto alla colonna dei nostri numeri, in pratica dobbiamo cliccare sulla cella dove vogliamo che compaia la somma, quindi cliccare sempre col tasto sinistro del mouse (sulla barra sopra) l'icona che rappresenta la somma  comparirà una formula, come possiamo vedere nella figura riportata sotto, che indica che verrà sommata la colonna che comprende le celle dalla C3 alla C10 
Quindi dando un INVIO comparirà la somma in cifre della nostra colonna nella casella dove ci siamo posizionati prima, nell'esempio nella C11.

PER SALVARE IL NOSTRO LAVORO
Finito di scrivere sulla pagina vuota di Excel la nostra prima nota spese, bisogna provvedere al suo salvataggio, questa operazione è importante perchè altrimenti il nostro lavoro si cancellerebbe appena spegniamo il computer, invece se salviamo il nostro lavoro ad esempio dentro una cartellina specifica che potremo chiamare "SPESE CASA"  (vedi la pagina relativa a Windows dove è spiegato come si fa a creare una cartella) possiamo richiamare il nostro lavoro in qualsiasi momento, fare delle variazioni, o semplicemente stamparlo senza doverlo riscrivere tutto un'altra volta.
Quindi per salvare il nostro documento dobbiamo:
Cliccare col tasto sinistro del mouse sulla scritta "File" che si trova in cima al nostro schermo e quindi cliccare sempre col tasto sinistro del mouse sulla scritta "Salva"
oppure
Cliccare direttamente sull'icona a forma di floppy disk  che è presente sulla barra in alto del nostro schermo, avvicinando il mouse all'icona ne compare la spiegazione in questo caso comparirà la scritta "Salva".
Tenere presente che al primo salvataggio del nostro documento ci verrà richiesto il nome che vogliamo attribuirgli e la cartella dove vogliamo sia salvato:
Quindi cliccando sulla freccina a discesa presente in alto in corrispondenza della casella "Salva in:" cercare la cartella interessata in questo caso la cartellina Spese Casa che avevamo creato sul nostro desk top, quindi per trovarla occorre cliccare nella pagina di excel su File - Salva con nome - cliccare sulla freccina a discesa in alto corrispondente al campo "Salva in:" e quindi cliccare su Desktop - poi cliccare sulla cartellina Spese Casa che dovrebbe comparire, digitare nel campo "Nome file:" il nome da attribuire al nostro lavoro ad esempio SPESE SETTIMANA 1 ed infine cliccare sul pulsante "Salva" che si trova sulla destra in corrispondenza del campo "Nome file:"
A questo punto il nostro documento è salvato dentro la cartellina Spese Casa col nome di SPESE SETTIMANA 1.xls.

PER APRIRE UNA PAGINA DI EXCEL ESISTENTE GIA' STATA CREATA E SALVATA
Cliccare col mouse sul pulsante "Start" che si trova in fondo al nostro schermo;
Cliccare sull'icona "Microsoft Excel"  (se non fosse presente prima cliccare su "Tutti i Programmi" e quindi dovrebbe comparire anche l'icona "Microsoft Excel" (rappresentata da una X di colore verde) cliccarci sopra e si aprirà la pagina vuota di Excel, per richiamarne una esistente già creata e salvata in precedenza da noi:
Cliccare col tasto sinistro del mouse sulla scritta "File" che si trova in cima al nostro schermo e quindi cliccare sempre col tasto sinistro del mouse sulla scritta "Apri"
oppure
Cliccare direttamente sull'icona a forma di cartellina  che è presente sulla barra in alto del nostro schermo, avvicinando il mouse all'icona ne compare la spiegazione in questo caso comparirà la scritta "Apri".
In entrambi i casi, sia che clicchiamo su File - Apri sia che clicchiamo direttamente sull'icona Apri comparirà un'ulteriore finestra:
Quindi cliccando sulla freccina a discesa presente in alto in corrispondenza della casella "Cerca in:" cercare la cartella interessata in questo caso la cartellina Spese Casa che avevamo creato sul nostro desk top, quindi per trovarla occorre cliccare nella pagina di excel su File - Apri - cliccare sulla freccina a discesa in alto corrispondente al campo "Cerca in:" e quindi cliccare su Desktop - poi cliccare sulla cartellina Spese Casa che dovrebbe comparire, ed infine cliccare sul nome del documento da aprire,  ad esempio SPESE SETTIMANA 1.xls e per finire cliccare sul pulsante "Apri" che si trova sulla destra in corrispondenza del campo "Nome file:"
A questo punto il nostro documento verrà aperto, e possiamo rileggerlo tutte le volte che vogliamo, modificarlo o stamparlo.

PER STAMPARE IL NOSTRO LAVORO
Dopo aver creato il nostro documento, per stamparlo dobbiamo innanzitutto aprirlo (seguendo le istruzioni su come aprire una pagina di excel esistente già creata e salvata in precedenza), quindi:
Cliccare col tasto sinistro del mouse sulla scritta "File" che si trova in cima al nostro schermo e quindi cliccare sempre col tasto sinistro del mouse sulla scritta "Stampa"
Comparirà la seguente finestra:
Cliccare su OK e partirà la stampa del nostro documento.

L’uomo che ha costruito un vero WALL-E


Il film Disney Pixar Wall-E aveva fatto impazzire grandi e piccini ma Mike Senna, di Orange County, è decisamente il suo fan più sfegatato. L’uomo ha infatti dedicato quasi due anni della sua vita alla ricostruzione di una copia fedele e funzionante a grandezza naturale del piccolo robot. Ha lavorato per ben 25 ore a settimana ma ne è valsa davvero la pena: Il robot, radiocomandato, è molto richiesti e sta facendo il giro di feste, fiere e programmi TV



Olivia Manning, la 12enne con il quoziente intellettivo più alto di Einstein


Ha 12 anni ed è più intelligente di Albert Einstein e Stephen Hawkings. Avete letto bene. Lei si chiama Olivia Manning, vive aLiverpool ed è stata addirittura accettata al Mensa, l’organo internazionale a cui possono accedere solo quelli che abbiano superato il 98° percentile di quoziente di intelligenza, di cui fa parte solo 2 per cento della popolazione mondiale. Un genio!
Ma Olivia va ben oltre il novantottesimo livello: il suo quoziente intellettivo è infatti di 162. Quello di Einstein era 160. A differenza di altri super geni Olivia conduce una vita normalissima con i suoi amici, spesso li aiuta nei compiti. Sicuramente le aspetta un futuro roseo e pieno di soddisfazioni!

Le incredibili creazioni con i palloncini di Jeff Wright. Guarda le foto

Altro che cagnolini, spade e cuoricini, Jeff Wright con i palloncini scultura che siamo abituati a vedere alle feste per bambini sa fare davvero di tutto di più. Travestimenti, pupazzi di ogni genere, oggetti enormi. Jeff ha trasformato questo suo bizzarro talento in un lavoro ed è diventato il beniamino di moltissimi piccini. Ammettetelo, vorreste proprio che facesse un salto anche al vostro compleanno!




I piercing più strani al mondo!

Di solito i ragazzi (ma anche gli adulti) che si fanno i piercing non lo fanno per moda ma per sottolineare uno stile di vita. Ecco a voi una “bella” carrellata dei piercing più strani al mondo! Possono dire qualsiasi cosa, ma noi pensiamo che fare alcuni di questi debba fare proprio male! Il nostro preferito è quello di Pac Man.
a98350_chest-piercing_1-pacman
a98350_chest-piercing_3-deep
a98350_chest-piercing_5-front-corset
a98350_chest-piercing_6-chair
a98350_chest-piercing_7-needle
a98350_chest-piercing_8-heart-play
a98350_chest-piercing_12-deep






Mark Zuckerberg indossa sempre la stessa maglietta!



Mark Zuckerberg potrebbe permettersi di seguire tutte le mode che vuole (dato che è multi miliardario), ma invece ogni giorno indossa sempre la stessa maglietta.
Il fondatore di Facebook infatti ha spiegato che ha una grande quantità di t-shirt grigie perfettamente identiche. Per questo motivo Zuckerberg riesce ad indossare ogni giorno la stessa magliettae ai microfoni della Nbc ha aggiunto: “ne avrò una ventina uguali”.
Attenzione, il fondatore di Facebook ha anche spiegato che a casa non ha molto spazio nel guardaroba visto che è occupato da tutte le cose della moglie Priscilla Chen.  Mark Zuckerberg invece si limita solo a collezionare magliette!